Si avvicina il periodo di punta per le vacanze della maggior parte degli italiani e IdeeGreen.it il portale dedicato a Sostenibilità, Ambiente ed Ecologia lancia la nuova campagna 2019 contro l’abbandono degli animali.
Il fenomeno purtroppo continua a presentarsi con numeri ancora rilevanti: in base ai dati raccolti dalla LAV (Lega Animali Antivivisezione), nel 2018 sono stati abbandonati 80.000 gatti e 50.000 cani, l’80% dei quali rischia di morire in incidenti, per mancanza di cibo o in seguito ai maltrattamenti subiti.
L’abbandono è un reato
È bene ricordare che in base all’articolo 727 della Legge 189/04, abbandonare un animale è un reato punito con l’arresto fino a un anno o con una multa fino a 10.000 euro.
I malfattori riescono però spesso a farla franca, soprattutto per la difficoltà di individuare tutti i reati e per l’indifferenza di tante persone che non si prendono la briga di sporgere denuncia quando assistono a episodi di abbandono.
L’abbandono di animali in autostrada è ancora più grave e pericoloso in quanto può causare incidenti dovuti a investimenti da parte di altri automobilisti con i conseguenti rischi per le persone e non solo per gli animali.
Come e a chi segnalare un caso di abbandono
Segnalare un episodio di abbandono è semplice e gratuito: è sufficiente chiamare il numero 113 della Polizia di Stato o il numero 112 dei Carabinieri.
Gli elementi più importati da segnalare sono:
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indirizzo del luogo in cui si è verificato il reato di abbandono
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data e ora dell’evento
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numero di targa dell’auto o altri dati relativi al responsabile
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foto o video che documentano il reato
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presenza o meno di eventuali testimoni
Purtroppo il numero verde 800.137.079 istituito dall’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) alcuni anni fa e che ancora si trova in Internet su molti siti web non è più attivo.
Non è più attivo da alcuni anni quello che era stato definito il “118 veterinario”; il numero dell’Emergenza Veterinaria 199 302 118.
L’abbandono alimenta un altro pericoloso fenomeno: il randagismo
Il randagismo è un’altra pericolosa conseguenza dell’abbandono di cani e gatti: in Italia sono stimati in circa 600 mila i cani randagi e in più di 2 milioni e mezzo i gatti.
Animali che vagano in cerca di cibo e di riparo in condizioni igieniche sicuramente non ideali con il possibile rischio di contrarre malattie.
Il randagismo determina inoltre una serie di problematiche anche di natura economica in quanto lo Stato si ritrova a dover finanziare canili a gestione privata per supplire alla carenza di strutture pubbliche adeguate.
I costi non sono certo trascurabili: si tratta di oltre 150 milioni di Euro all’anno spesi dal Ministero della Salute!
A questi si aggiungono costi sanitari per le persone aggredite o per curare gli animali domestici (soprattutto bestiame e pollame) attaccati da cani randagi o contagiati da malattie infettive.
Prevenire in ogni modo gli abbandoni di cani e altri animali domestici diventa quindi un vero obbligo sociale oltre che morale verso cui tutti noi dovremmo prestare la massima attenzione e collaborazione per segnalare episodi di cui si potrebbe essere testimoni.