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Il ciclo infinito degli alimenti: una trasformazione continua

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Ormai da tempo si parla sempre più spesso di sostenibilità ambientale: le Nazioni Unite definiscono la sostenibilità semplicemente come “la soddisfazione dei bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare, a loro volta, i propri bisogni”. I bisogni di cui si parla vengono intesi come acqua pulita, cibo sano e alloggi dignitosi, tutto ciò a cui, insomma, ancora miliardi di persone non hanno ancora accesso stabile e sicuro.
Il ciclo infinito degli alimenti: una trasformazione continua
La sostenibilità ambientale si può anche definire come la garanzia che la società umana operi entro confini ecologici e ciò che appare sempre più chiaro è quanto la sostenibilità ambientale sia vitale perché da essa dipende la stessa sopravvivenza umana. Vediamo allora quali sono le azioni che possono essere incentivate, anche e soprattutto a livello di agricoltura e di valorizzazione e riciclo dei rifiuti organici, per poter promuovere la sostenibilità ambientale in modo concreto.
Risposte alla necessità di sostenibilità: il ciclo infinito degli alimenti e il riciclo dei rifiuti organici
Sia le aziende agricole che ognuno di noi, in prima persona, può contribuire a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere la sostenibilità. Il riciclo dei rifiuti organici come scarti alimentari, foglie, erba, residui vegetali e altri materiali biodegradabili è sicuramente un passo importante che può avvenire in diversi modi, anche in piccolo. Partendo dalla persona singola, attraverso il compostaggio domestico e comunitario, è possibile trasformare i rifiuti organici in un insieme di nutrienti da utilizzare per migliorare la qualità del suolo.
I programmi di raccolta differenziata che includono il ritiro separato dei rifiuti organici, ormai diffusi quasi ovunque, contribuiscono inoltre a trasportare i rifiuti organici verso impianti di compostaggio centralizzati, dove vengono elaborati su larga scala.
E infine, in alcune aree, i rifiuti organici possono essere utilizzati direttamente in agricoltura per migliorare la fertilità del suolo.
I vantaggi dell’utilizzo di compost e altri fertilizzanti organici nell’agricoltura
L’utilizzo di fertilizzanti organici nell’agricoltura offre diversi vantaggi sia per la salute del suolo che per la sostenibilità ambientale. Tra questi, viene sempre più spesso utilizzato il compost, un materiale organico ricavato dalla decomposizione aerobica di materiale biodegradabile e rifiuti organici. L’utilizzo del compost e di altri fertilizzanti organici apporta nutrienti essenziali al suolo, tra cui azoto, fosforo, potassio e altri oligoelementi. Questi nutrienti aiutano a migliorare la struttura del suolo e creano un ambiente favorevole per la crescita delle piante. Grazie al loro utilizzo, viene inoltre migliorata la struttura del suolo, aumentando la sua capacità di trattenere l’acqua. Questo contribuisce a ridurre l’erosione del suolo, proteggendo così la fertilità e prevenendo la perdita di terreno.
L’utilizzo dei fertilizzanti organici è vantaggioso anche per il rilascio graduale di importanti nutrienti nel terreno che riduce il rischio di eccessive perdite di nitrati verso le acque sotterranee e contribuisce a prevenire l’inquinamento delle risorse idriche.
Il compost e gli altri fertilizzanti organici promuovono pratiche agricole sostenibili, riducono la dipendenza da fonti non rinnovabili e contribuiscono a mantenere la fertilità del suolo a lungo termine.
L’agricoltura ecologica si inserisce, in sostanza, in un quadro di produzione alimentare più sostenibile, contribuendo a ridurre l’impatto negativo delle pratiche agricole sull’ambiente.
Economia circolare, transizione ecologica e sostenibilità alimentare
La transizione ecologica si pone in stretto contatto con il tema della sostenibilità ambientale e va ad indicare il processo di innovazione tecnologica volto a realizzare un cambiamento dei nostri stili di vita, considerando, appunto, il rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale. Al centro dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite c’è proprio il tema dello sviluppo sostenibile nella dimensione economica, sociale e ambientale e, tra i tanti obiettivi, ci sono quelli riguardanti la sostenibilità alimentare.
Se è vero che la fame nel mondo è ancora una realtà quotidiana per molti, infatti, è anche vero che esistono miliardi di persone che soffrono di obesità o sono in sovrappeso.
Stili di vita non equilibrati e sistemi di produzione che non garantiscono un accesso equo al cibo ma, anzi, incentivano gli sprechi, vanno affrontati attraverso politiche agricole differenti, utilizzo efficiente delle risorse naturali e alimentari e azioni quotidiane, sia in piccolo che in grande, volte a ridurre lo spreco degli alimenti e delle risorse lungo tutta la filiera alimentare.
Anche l’adozione di un’economia circolare dove ogni scarto è visto come risorsa, dove non ci sono sprechi e dove si ha una nuova visione di produzione, consumo, smaltimento e logistica può rappresentare un segno di cambiamento.
In generale, tutte le azioni rivolte all’utilizzo parsimonioso delle risorse e a metodi che vadano a creare una scorta di risorse di riserva per contesti difficili vanno ad incentivare la sostenibilità ambientale e a creare la certezza di soddisfazione dei bisogni primari sia nel presente che, anche e soprattutto, nel futuro. Tra tutte queste azioni, quelle rivolte al settore agricolo sono sicuramente le più importanti dato che è proprio il settore agricolo la fonte principale del nostro sostentamento.

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