Materassi biologici Vivere Zen: guida alla scelta dei materiali naturali

Quando si parla di un prodotto biologico si fa riferimento principalmente a due accezioni: da un lato, un prodotto che sia ecologico, la cui produzione rispetti la natura in tutte le sue fasi, dalla coltivazione delle materie prime, alla realizzazione, fino allo smaltimento del prodotto. Dall’altro, si intende un articolo realizzato con materiali naturali, che sia sano per l’utente finale.

Scegliere un materasso biologico significa avere un prodotto naturale, sano e biodegradabile. Inoltre, i materiali naturali offrono un prodotto traspirante, diversamente da quanto avviene con molti materiali sintetici. I materiali utilizzati per i materassi biologici Vivere Zen sono lattice, cotone, lana e cocco.

Il lattice è un liquido lattiginoso che viene prodotto da diverse piante per proteggerle da animali e insetti, nonché da muffe e funghi grazie alle sue proprietà antibatteriche: queste proprietà fanno sì che si caratterizzi come un prodotto ipoallergenico. Quello più comune è il lattice dell’albero della gomma o Hevea Brasiliensis. Il lattice è anche il materiale più elastico presente in natura e non.

Le lastre adoperate per realizzare i materassi in lattice sono composte da una schiuma di lattice e aria: la presenza dell’aria aumenta traspirazione e morbidezza del prodotto finito.

Si tratta inoltre di un materiale ecosostenibile perché viene prodotto naturalmente dalle piante, e la sua raccolta non danneggia la pianta stessa. Per provare che il lattice utilizzato provenga da piantagioni gestite in modo responsabile economicamente e socialmente, nel rispetto delle foreste naturali, esiste la certificazione FSC, notoriamente correlata alla produzione del legno. Lastre in lattice certificate sono ad esempio quelle a marchio Latexco, leader nella produzione di materassi naturali. FSC anche per il lattice significa dunque avere la sicurezza di un materiale che sia sicuro per noi, ma anche amico della natura.

I materassi in lattice Vivere Zen vengono distinti in materassi in lattice naturale o materassi in lattice 100% naturale, in base alla percentuale di lattice naturale all’interno della lastra. Oltre ai materassi, il lattice viene impiegato per realizzare degli inserti che contribuiscono a rendere più morbidi i nostri futon, nonché per la realizzazione di cuscini e topper.

Il cotone è una bambagia composta al 95% di cellulosa che viene ricava dalla pianta omonima, del genere Gossypium. La sua proprietà di assorbire l’umidità e poi rilasciarla successivamente, unita a un potere isolante inferiore rispetto a quello della lana, ne fanno il materasso ideale per chi ha sempre caldo.

All’interno della produzione di Vivere Zen, il cotone filato viene usato per fodere e rivestimenti, mentre la bambagia è impiegata come interno di futon, materassi, topper, cuscini e trapunte, nonché delle fodere imbottite per materassi in lattice.

Il cotone offre un sopporto medio rigido, e può essere ammorbidito inserendo una lastra di lattice all’interno del materasso; aggiungendo invece un inserto in cocco, il risultato finale sarà un materasso più rigido.

L’importanza del cotone biologico è dovuta al fatto che la pianta del cotone, per sua natura, tende ad impoverire il terreno. Per ovviare a questo problema, le coltivazioni intensive ricorrono all’uso massivo di sostanze artificiali, spesso dannose per gli agricoltori. Una coltivazione basata sulla rotazione delle specie può invece rimediare a questo difetto naturalmente.

La fibra di cocco si ricava prendendo i filamenti tra la buccia e il guscio esterno della noce di cocco. Nell’arredamento vengono adoperate delle lastre di cocco ottenute adoperando qualche goccia di lattice naturale come collante. Grazie anche all’aria all’interno, questi strati rendono il materasso più traspirante e con un sostegno maggiore al tempo stesso. Vivere Zen utilizza le lastre di cocco sia per i materassi in lattice che per i futon.

Le coltivazioni di cocco sono storicamente un esempio di economia sostenibile e circolare, dove l’apertura delle noci di cocco avviene tutt’ora prevalentemente a mano. Il guscio è un materiale di scarto naturale, e in India è stato messo appunto un processo biologico per dividere le fibre dalla parte legnosa tramite l’utilizzo di enzimi. Questo permette di far decomporre il guscio più velocemente, in vista anche del notevole aumento negli ultimi decenni della produzione del cocco.

La fibra di cocco infine può essere riciclata sia nel campo dell’agricoltura che in quello dell’edilizia.

La lana vergine è un prodotto biodegradabile e rinnovabile. Con il termine vergine si intende la lana tosata direttamente dall’animale. Per essere certi che le greggi vivano secondo i giusti criteri, come quello di un allevamento estensivo ed una tosatura indolore, è necessario controllare le certificazioni dell’articolo comprato, come ad esempio il marchio Woolmark per la lana Merino.

La lana, anche più del cotone, vanta proprietà igroscopiche, vale a dire che possiede la caratteristica di assorbire l’umidità presente nell’aria, ma a differenza del cotone ha anche ottime proprietà isolanti. Questo significa che protegge dal freddo come dal caldo, motivo per cui è particolarmente apprezzata nelle regioni desertiche.

All’interno del catalogo di Vivere Zen sono presenti futon in lana, i tradizionali materassi, ma anche guanciali, topper e calde trapunte.