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Packaging, quale direzione?

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Il tema del packaging è tra i più importanti in relazione agli obiettivi ambientali europei al 2030. Per adesso e negli anni a venire, i rifiuti in plastica sono destinati ad aumentare del 46%. I dati del 2021 dicono che ogni europeo ha generato circa 190 chili di imballaggi, una cifra destinata a crescere di quasi il 20% nel 2030, se niente è destinato a cambiare.
Packaging, quale direzione?
In sede comunitaria lo scorso marzo si è raggiunto un accordo politico provvisorio su una proposta di regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. L’obiettivo è contrastare l’aumento degli imballaggi generati nell’UE , armonizzando al contempo il mercato interno degli imballaggi e promuovendo l’economia circolare.
La proposta considera l’intero ciclo di vita degli imballaggi. Stabilisce i requisiti per garantire che gli imballaggi siano sicuri e sostenibili, richiedendo che tutti gli imballaggi siano riciclabili e che la presenza di sostanze dannose sia ridotta al minimo. Stabilisce inoltre requisiti di etichettatura per migliorare l’informazione dei consumatori. In linea con la gerarchia dei rifiuti, la proposta mira a ridurre al minimo la produzione di rifiuti di imballaggio fissando obiettivi vincolanti di riutilizzo, limitando alcuni tipi di imballaggi monouso e imponendo agli operatori economici di ridurre al minimo gli imballaggi utilizzati.
Nella proposta della Commissione Ue si incentiva più il riuso rispetto al riciclo. Il Parlamento ha presentato una serie di emendamenti, che rappresentano le diverse posizioni in materia. Per l’Italia è importante che tutti i materiali da imballaggio possano essere riciclati o riutilizzati, a seconda del Paese dove l’attività di riciclo e riutilizzo è più sviluppata.
In considerazione delle migliori prestazioni nel riciclo, l’Italia va nella direzione espressa in alcuni emendamenti parlamentari nei quali si consente l’esenzione alle regole sul riuso ai settori che arrivano almeno all’85% di riciclo. Per quanto riguarda la plastica, poi, l’Italia, ricicla gli imballaggi già per il 48,6% rispetto all’obiettivo Ue del 50%, fissato per il 2030.
Più in generale, “L’Italia ha già raggiunto gli obiettivi di riciclo degli imballaggi del 70% che l’Ue chiede al 2030: siamo al 71,5%” ha dichiarato il presidente di CONAI, il Consorzio nazionale imballaggi, Ignazio Capuano.
In sostanza a livello comunitario si parla di armonizzazione e non di competizione tra riutilizzo e riciclo. Sono buone pratiche entrambe che necessitano di investimenti come più impianti per il trattamento dei rifiuti. Nessuno vuole mettere fine alle pratiche di riciclo che funzionano bene o mettere in pericolo gli investimenti sottostanti. 

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