Un cibo storico, che oggi sta riscuotendo nuovo successo. Scopriamolo insieme.
Nella botte piccola c’è il vino buono, diceva uno dei proverbi forse più citati in Italia! Metaforicamente questa espressione viene utilizzata in un sacco di situazioni, tutte le volte in cui qualcosa o qualcuno di piccolo nasconde, invece, sorprese giganti.
E’ questo il caso anche dei Semi di Chia, un cibo che, se consumato integro al 100% come Natura lo ha creato e crudo, è in grado di sprigionare una forza davvero inimmaginabile.
Non abbiamo usato il termine “forza” a caso: è quasi una citazione dotta, perché ci riporta all’uso che gli antichi ne facevano e soprattutto alle caratteristiche che gli attribuivano.
Oggi sappiamo che nulla di magico accade quando mangiamo un determinato alimento, ma che sono gli attivi contenuti al suo interno ad avere delle proprietà benefiche per il nostro organismo, studiate e confermate anche da studi scientifici.
Millenni fa, al tempo degli antichi popoli Maya ed Aztechi, non vi erano le analisi nutrizionali e biologiche a far luce sulle componenti dei cibi che si trovavano in Natura e tutto era interpretato un po’ come un’emanazione degli dei. Questi piccoli semi sembra fossero particolarmente graditi ai guerrieri, proprio perché garantivano loro una razione in più di forza, vero vantaggio sul campo di battaglia.
Non è per imbracciare spade e scudi che oggi abbiamo bisogno di energia, per fortuna, ma averne a disposizione una bella scorta per non arrivare alla fine della giornata in ginocchio, è una cosa che non ci dispiace affatto.
Ecco allora che scoprire alcune cose sui Semi di Chia può essere davvero interessante e rappresentare una marcia in più, per il nostro benessere psicofisico.
Proprietà e benefici dei semi di chia
Senza dilungarci troppo su
proprietà e benefici degli attivi di questo alimento (potete trovare in questa pagina
informazioni dettagliate sulle caratteristiche dei semi di chia), possiamo ricordare la loro ricchezza in
Omega 3 ed Omega 6, il fatto che contengano ben
18 dei 22 aminoacidi essenziali, nonché acido linoleico.
Con un biglietto da visita come questo, non serve molto altro a capire perché inserirli nella propria alimentazione possa essere una scelta corretta.
A questo punto allora possiamo spostarci dalla teoria alla pratica e cercare di capire come consumarli nel modo migliore ed anche in quale quantità.
E’ sempre non solo importante ma fondamentale ricordare che ogni essere umano ha una propria situazione medica, da considerare al momento dell’introduzione di un cibo nell’alimentazione quotidiana. In presenza dunque di particolari problematiche, è bene consultare il proprio medico di famiglia o uno specialista, per avere informazioni più precise ed adatte al proprio caso specifico.
Non ti daremo qualche dritta del tutto generale, che non ha alcuna intenzione di sostituire un consulto medico.
Fatta questa premessa, il consumo medio di Semi di Chia può attestarsi dai 10 ai 20 grammi al giorno, all’incirca due cucchiaini che puoi spalmare nell’arco della giornata andando a sperimentarli in più situazioni alimentari.
Non dimenticare infatti che anche gli altri cibi con i quali li mixi andranno a creare alla fine un determinato bilanciamento totale.
Per colazione o per merenda potresti utilizzare i Semi di Chia per dare vita ad un budino piacevole al gusto e anche molto ricco da un punto di vista nutrizionale, specie se come altro ingrediente vai ad utilizzare la banana.
Ricetta da provare con i semi di chia
Per prepararlo, avrai bisogno di una banana, 1 cucchiaino di semi di chia (quindi la metà della razione che sopra ti abbiamo consigliato), noce moscata, mezzo cucchiaino di cannella ed altrettanto di zenzero in polvere, un cucchiaio di succo d’agave per dolcificare e mezzo bicchiere d’acqua. Ti basterà prendere una terrina dove schiacciare la banana ed andare ad amalgamare gli altri ingredienti, tolti acqua e Semi di Chia. Una volta ottenuta una specie di crema, trasferiscila in un bicchiere e vai ad aggiungere acqua e Semi. Mescola tutto e lascia riposare dai 30 minuti alle 2 ore: la differenza di tempo dipende da quanto vuoi che si gonfino i semi, cosa che andrà a influenzare la morbidezza del tuo budino.