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Testimonianze di ”cambio vita”, raccontate da una mediatrice immobiliare che va per monti e colline

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Testimonianze di ”cambio vita”, raccontate da una mediatrice immobiliare che va per monti e colline

Anna, mediatrice immobiliare a Bologna, dopo un lungo periodo di lavoro in città, un giorno decide di privilegiare i luoghi defilati di montagna e collina. Le prime case di montagna che ha seguito potevano definirsi gli “scarti delle altre agenzie”, erano invece per lei bellissime e rappresentavano una sorta di nuova avventura, vissuta come esplorazione ed osservazione, di spazi, situazioni e anche di sé stessa. Le contingenze hanno poi contribuito a far accelerare le scelte di “cambio vita” di alcune persone che, spostandosi verso le campagne o le montagne, hanno reso visibile uno scenario interessante di modi e storie per cercare soluzioni in tal senso. Così Anna si è ritrovata nel ruolo, che svolge tuttora volentieri, di dare un po’ di supporto a chi cerca casa con una prospettiva di “cambio vita” o di procedimento in direzioni già consolidate da cambi precedenti. Il tema del ”cambio vita” la tocca particolarmente e vi si dedica spesso, anche perché le appartiene molto da vicino. Il suo grande cambio risale a tanti anni fa, con lo slancio di cambiare tutto, verso nuovi paradigmi …ed una dimensione di famiglia–comunitaria, ma non è argomento di questo articolo! Ad un certo punto del percorso è affiorata, la necessità di approcciare il settore immobiliare, decisamente sconosciuto, per risolvere e sviluppare situazioni con maggior consapevolezza. Un lungo periodo di lavoro cittadino è stato utile per allontanare alcune mentalità e conoscerne altre, senza mai immergersi totalmente nella vita di città. Qualcuno si è accorto che una vetreria accompagna Anna, ed è la vetreria artistica “Mira Glass”, dove incontra i suoi clienti .

La vetreria è un progetto realizzato all’interno della sua realtà di vita , una storia nella storia che talvolta Anna racconta . Le vetrate stampate portano la natura ed il giardino all’interno e creano atmosfere di benessere per gli ambienti.

Andando per case, Anna ascolta spesso dai suoi clienti frasi sui sogni di cambio vita non ancora realizzati. In alcune conversazioni emerge quel bisogno di migliorare qualcosa, a volte trattenuto da vari pretesti e talvolta spicca chi non si fa trattenere proprio da nulla! “Una lucina si accende ed è ben riconoscibile”: così Anna ci descrive un aspetto che ritiene molto interessante del suo lavoro, connotato dall’incontro a sorpresa con persone che “escono da uno squillo di telefono” e presentano una storia ed un apprendimento, così come quelle di Lucia, di Marco e Veronica e di Massimo:

Una casetta piccola piccola sulle colline Umbre, di cui Anna segue la vendita , è la casa di Lucia che diventa spunto per questo articolo. L’intento è quello di infondere coraggio ai lettori con desideri di “cambio vita”, da intendersi nel rispetto dei significati di ognuno.

Nell’ormai lontano anno 2000, Lucia lasciò la sua città natale, Bologna, per trasferirsi in Umbria. Con grande gioia ed entusiasmo cominciava una nuova avventura, raggiungendo un nuovo compagno. Dopo alcuni anni terminarono la ristrutturazione di una casetta tra gli ulivi! Le cose poi non andarono come avevano immaginato ma si sa, così è la vita! Da sola Lucia ha potuto comunque godersi una dimensione di grande pace e bellezza, circondata dalla natura e dell’intensa spiritualità di quella regione. Ora è il momento per lei di ripartire e lasciare ad altri l’opportunità di sperimentare sia la cura che questo posto offre, sia la cura che richiede! Al momento cerca una casa in campagna vicino al mare Tirreno nei pressi di Tarquinia, dove poter ricominciare da capo…

Come è stato per Marco e Veronica, nati e cresciuti cittadini in Veneto, che a 30 anni hanno scelto di vivere in luoghi più affini, immersi nella natura, a ritmi più umani. La loro storia inizia nei primi anni 2000, quando decidono di mollare casa e lavoro e, con un po’ di incoscienza e un po’ di perseveranza, decidono di trasferirsi per alcuni mesi in un furgone camperizzato, per poi prendere una casa in affitto in un borgo ai piedi delle montagne marchigiane, “in uno di quei luoghi dove la gente emigra e difficilmente torna”.

E’ da questa scelta più intuitiva che mentale che è partita la loro intensa storia.

Il primo inverno è stato bellissimo ma anche duro: Veronica è rimasta piacevolmente incinta, e quindi in un attimo sono diventati famiglia. Quel magico momento della vita ha permesso a Veronica di dedicarsi alla crescita delle sue passioni, alla conoscenza delle piante e delle erbe curative, per lei e per il bambino, lo sviluppo della cucina semplice e naturale, il rapporto con la terra, per i suoi prodotti e la potente energia che può trasmettere.

Marco ha imparato un po’ di più ad adattarsi, sia nello stringere i denti e prendere lavori necessari per il sostentamento, sia nel dare fiducia alle proprie capacità di apprendere l’autocostruzione, l’agricoltura naturale, l’arte di adattarsi e anche lui il rapporto con l’elemento terra, guida importante di tutto il loro percorso.

Da lì in poi è stato un susseguirsi naturale di eventi uno dietro l’altro, con tanti alti e tanti bassi, come la vita di chiunque, ma sempre ricco di emozioni e sentimenti, e pieno di crescita personale e familiare. Poi è arrivato un altro figlio e nel frattempo hanno allestito una piccola fattoria e un campeggio naturalistico, con escursioni ed esperienze immersive con asini, laboratori di panificazione, trasformazione di piante etc. Hanno preso e lasciato lavori a volte interessanti in linea con il proprio cammino, a volte eseguiti per necessità ma sempre con l’obbiettivo principale di farlo per seguire un proprio percorso di crescita. Sono arrivate le crisi, le difficoltà anche di coppia ed economiche, affrontate al meglio possibile cercando di credere in sé stessi.

Poi le vicissitudini della vita li hanno portati a lasciare quel territorio e spostarsi in un altro versante appenninico tra Bologna e Firenze, dove hanno incontrato Anna sul loro cammino: infatti il nuovo territorio sta offrendo loro opportunità più adatte alla fase di vita che stanno attraversando-

Dopo più di 20 anni di esperienza di vita vissuta a contatto con la terra ma con la testa sempre alta, hanno in piedi un progetto che mette insieme tutte le loro esperienze. Anna li ha aiutati a trovare un podere adatto alle loro esigenze, sia familiari che di progettazione con la terra. Stanno attivando un piccolo vivaio e praticando varie tecniche di coltivazioni naturali adatte ai tempi di cambiamento in cui viviamo, mettendo in pratica la loro ormai lunga esperienza di cura del verde nei giardini e nei poderi. Per chi li volesse contattare, il loro sito è www.chiomaeradice.it. Lavorano mantenendo lo spirito iniziale che li ha mossi a staccarsi dall’ordinarietà della vita urbana, sviluppando una certa dose di pragmaticità e fiducia nella vita, “senza dimenticare il cuore che cerca di viaggiare sempre sopra le nuvole.”

Così come per Massimo, bambino di Milano, zona porta Romana, poi manager per una vita di lavoro frenetica, compressa fra la città e il viaggiare; certo, di successo e soddisfazione… ma a che prezzo!

Verso i 60 anni ha deciso di dedicare il tempo che resta della vita ad una maggior cura per sé stesso, e avvicinarsi di più alla natura ed alla vita semplice che aveva già assaporato nelle brevi parentesi di vacanza dal lavoro. Così è andato a vivere in Lunigiana e nel 2011 ha costruito la sua casa a Montedivalli, in collina sul confine tra Toscana e Liguria, con un po’ di terreno, a 2 passi dal mare e dai monti.

La scelta è stata davvero premiante: già progettare la casa secondo criteri di semplicità, razionalità, rispetto della natura e confortevolezza, ne ha appagato molto il desiderio di libertà. Poi racconta: ”è stato avvincente creare e prendersi cura dell’orto, dello stagno, del giardino, degli alberi da frutta, cercando di imparare con grande umiltà in corsi di agricoltura biodinamica e da persone già esperte, che spesso sono belle persone e sono diventate amiche. E che soddisfazione preparare il pranzo con quello che trovi nell’orto, che avevi seminato, annaffiato, accudito e ora è pronto al punto giusto, saporito e sano! Per non dire del piacere di donare agli amici un cesto di fichi, di uva, di cachi o una bottiglia di mirto fatto con le bacche raccolte dalla pianta.”

La vita di Massimo è diventata più semplice e serena, fatta di attività fisica all’aperto nel quotidiano, momenti di meditazione e riflessioni osservando gli spettacolari tramonti, albe, arcobaleni, burrasche… nella loro bellezza e intensità; scoprendo il prezioso rumore del silenzio e il respiro lungo della natura.

Anche le relazioni umane si son fatte più genuine e spontanee. A proposito: Massimo è diventato Max per gli amici!

Vivere sul campo i ritmi della natura, il tempo circolare delle stagioni al posto di quello lineare della città! Senza quasi mai bisogno dell’orologio, perché il tempo è scandito dal corso del sole, donando a Massimo un senso profondo di tranquillità e fiducia.

Si può dire con parole sue che la scelta di vita di Max, “oltre alle suddette soddisfazioni in parte già attese, ha prodotto una crescita inaspettata a livello umano e spirituale.”

Oggi anche lui vende la sua amata villetta in bioedilizia per un nuovo cambio .

www.casedafavolaimmobiliare.com

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