Un approccio ecosostenibile alla casa
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La ricerca di uno stile di vita sostenibile non può esulare da un’onesta analisi dei materiali utilizzati nell’arredamento della nostra casa. Sicuramente sono stati fatti dei passi avanti in questo campo. È ora possibile
valutare con certificazioni attendibili di sostenibilità l’impatto ecologico di tappeti e mobili, controllando se il legno è proveniente da foreste rinnovabili, molto rimane ancora da fare.
Se vogliamo impostare un concetto di vita sano e sostenibile, non possiamo infatti sottovalutare l’impatto che i materiali utilizzati nella nostra casa hanno sul nostro benessere e sul mondo che ci circonda. Acquistare tappeti e mobili naturali con legno proveniente da foreste rinnovabili e un ottimo primo passo in questa direzione, ma occorre anche considerare come decoriamo le nostre pareti, dato che questo può avere un impatto enorme sia sulla nostra salute che sul pianeta.
Il vantaggio intrinseco della carta da parati, ovvero la sua possibilità di poter essere sostituita spesso e con facilità, è il suo tallone d’Achille quando consideriamo il suo impatto ecologico. Come succede purtroppo sempre più frequentemente nel nostro mondo globalizzato, il mercato è stato invaso da prodotti industriali di bassa qualità da parte di produttori a basso costo. Queste tappezzerie sono prodotte con processi industriali che utilizzano grandi quantità di plastica e colle e coloranti spesso contenenti elementi nocivi sia per l’ambiente che per la nostra salute. È possibile conciliare il nostro desiderio di avere interni attraenti con la necessità di scegliere un prodotto con una bassa impronta ecologica?
Le fibre naturali sono alla base di un concetto di decorazione sostenibile, dato che non sono materiali artificiali e sono dunque meno dannose per l’ambiente. Materiali come il lino, il bambù, il cotone traspirano meglio delle fibre artificiali e possono essere utilizzati in ogni stanza della casa. Sono inoltre generalmente più resistenti.
Per partire nella vostra ricerca , controllate dunque se sia presente il marchio di certificazione FSC, che è l’abbreviazione di Forest Stewardship Council, che garantisce che il legno utilizzato per la produzione della carta da parati in questione sia stato prodotto in modo responsabile e sostenibile.
Controllare l’origine dei materiali è un importante primo passo, ma rimane aperto il problematico processo di produzione, dato che il procedimento necessario per legare insieme le fibre naturali richiede l’utilizzo di colle sintetiche che rendono l’intero prodotto non compostabile alla fine del suo ciclo di vita. Fino a pochi mesi fa era dunque praticamente impossibile acquistare una carta da parati ecologica che fosse veramente compostabile.
Alla base di questa tappezzeria compostabile ci sono le fibre di lino, prodotte nel nord della Francia, una delle più antiche fibre coltivate conosciute dall’uomo. Il lino è una fibra dal pedigree ecologico davvero invidiabile, dato che richiede pochissima acqua per poter crescere. Per questo motivo vien frequentemente utilizzata per l’agricoltura rigenerativa.
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