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5G: bocciata alla Camera la mozione per lo stop. I firmatari «Una vergogna»

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È stata bocciata alla Camera la mozione presentata dai deputati del Gruppo Misto che chiedeva lo stop della sperimentazione del 5G. Approvata invece una mozione della maggioranza che permette di procedere ma impegni il governo ad alcuni accertamenti. I proponenti della mozione bocciata commentano: «Una vergogna».
È stata bocciata alla Camera la mozione presentata dai deputati del Gruppo Misto ( sulla quale avevamo annunciato il voto) che chiedeva lo stop della sperimentazione del 5G. Approvata invece una mozione della maggioranza che permette di procedere ma impegni il governo ad alcuni accertamenti e a migliorare l’impianto normativo. 
«Quello che è accaduto alla Camera durante la votazione sulla mozione sul 5G è una vergogna. Subito dopo una concitata riunione di maggioranza, c’è stato un vero e proprio cambio di posizione da parte del Governo che in un primo momento ha accolto tutti gli impegni da noi proposti ed alcune premesse tra cui la valutazione della moratoria e poi, a seguito di indegne pressioni da parte di alcuni parlamentari di Pd e M5S, ha cambiato totalmente parere». Ad affermarlo sono Sara Cunial, Gloria Vizzini, Veronica Giannone, Silvia Benedetti  deputate del gruppo Misto e firmatarie della mozione sul 5G in discussione ieri alla Camera.
«Quando ci siamo avvicinate per poter parlare alla sottosegretaria Sandra Zampa, ci è stato proibito da una parte del Pd e una parte del M5S – continuano – che erano lì a far pressione sulla sottosegretaria stessa, da subito molto sensibile ai contenuti della mozione. Tutto ciò è inaudito, così com’è inconcepibile l’atteggiamento che ha avuto la maggioranza nei confronti dei colleghi del Parlamento. Certamente – aggiungono – vista la competenza e la sensibilità sul tema, la sottosegretaria Zampa sarà un degno interlocutore per tutti coloro, cittadini e amministratori locali, che si stanno battendo su questo fronte per tutelare innanzitutto la salute dei cittadini. Era quello che si chiedeva con questa mozione. Mettere al primo posto le vita delle persone, prima di un fantomatico progresso e degli interessi di lobby, multinazionali e investitori, come invece altre forza politiche hanno preferito fare».
«La storia si ripete e ancora una volta in nome del progresso la tecnologia è stata pretesto per sostenere la salute dei mercati a scapito di quella degli esseri viventi – proseguono i deputati – Amianto, Pvc, Pfas, nicotina, Ddt, glifosato, oggi veri e propri crimini contro l’umanità, un tempo emblema di quel progresso avallato da una scienza irresponsabile e venduta, a quanto pare non c’hanno insegnato nulla. Le evidenze già ora ci sono. Olle Johansson, neuroscienziato del Karolinska Institute (che assegna il premio Nobel per la fisiologia e la medicina) ha affermato che la prova del danno causato dai campi elettromagnetici a radiofrequenza «è schiacciante», mentre il dottor Ronald Powell, fisico laureato ad Harvard che ha lavorato presso la National Science Foundation e l’Istituto nazionale degli standard e della tecnologia, che condivide preoccupazioni simili riguardo al potenziale danno diffuso dalle radiazioni a radiofrequenza. Di questo e di molto altro i parlamentari sono stati messi a conoscenza. Avevamo l’occasione di cambiare paradigma. Di restituire autorevolezza e dignità alla scienza e rimettere la vita al primo posto. Questa era la nostra responsabilità come parlamentari, come cittadini e come esseri umani. Una responsabilità nuovamente disattesa».

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