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5G nel Piano Colao: accelerare su infrastrutture, aumento dei livelli di emissioni e no all’opponibilità locale

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È stato trasmesso al Governo il documento “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”, ossia il piano presentato dalla task force istituita dal Governo stesso e guidata da Vittorio Colao. Sei i macro-settori in cui il piano si divide e sul 5G si sollecita una netta accelerazione con l’eliminazione dell’opponibilità locale.
5G nel Piano Colao: accelerare su infrastrutture, aumento dei livelli di emissioni e no all’opponibilità locale
È stato trasmesso al Governo il documento “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”, ossia il piano presentato dalla task force istituita dal Governo stesso e guidata da Vittorio Colao (53 pagine di Piano e 121 di Schede). Sei i macro-settori in cui il piano si divide e sul 5G si sollecita una netta accelerazione con l’eliminazione dell’opponibilità locale.
Segnaliamo alcuni punti che potrebbero diventare tra i più controversi.
Riguardo al 5G si legge, come sollecitazione, nelle schede messe a disposizione:
«Adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio, per accelerare lo sviluppo delle reti 5G. Escludere opponibilità locale se protocolli nazionali sono rispettati».
Riguardo più in generale alle infrastrutture si legge, sempre come sollecitazione:
«Regolare con un regime ad hoc l’implementazione delle infrastrutture “di interesse strategico”, identificate come le reti di telecomunicazioni, le infrastrutture energetiche e per la salvaguardia dell’ambiente e per la messa in sicurezza del territorio, e le infrastrutture di trasporto/logistica, attraverso leggi/protocolli nazionali di realizzazione non opponibili da enti locali. Pianificare una rapida esecuzione di tali infrastrutture “di interesse strategico”, attraverso una unità di presidio presso la Presidenza del Consiglio responsabile della rapida esecuzione degli investimenti previsti».
Quindi il suggerimento della task force è di eliminare la possibilità per gli enti locali, le comunità locali e i cittadini di opporsi quando si tratta di queste questioni.
Riguardo alla gestione dei rifiuti, si legge:
«Sui rifiuti, si sollecitano incentivi e finanziamenti per biocombustibili e bioplastiche nonchè per lo smaltimento e il recupero delle plastiche», ma mancano per esempio passaggi riguardanti la necessità di ridurre drasticamente la produzione di rifiuti e imballaggi.       
Nella sezione “Dati per statistica e ricerca scientifica” si legge:
«Rimuovere gli ostacoli all’utilizzazione di dati amministrativi, censimenti, survey etc a fini statistici, di ricerca scientifica e di valutazione delle politiche nel rispetto del Regolamento Europeo 679/2016. Rendere questi dati realmente accessibili alla comunità scientifica, introducendo il concetto di utilità sociale del trattamento dei dati a tali fini a fianco delle garanzie di privacy dei cittadini».      
Nella sezione “Piano di Digital Health nazionale” si legge, sempre come sollecitazione:
«Sviluppare Ecosistema Digitale Salute a livello nazionale, che connetta tutti gli attori della filiera e renda disponibili tutti i dati sanitari del paziente agli operatori autorizzati, per permettere una cura integrata a casa, presso strutture sanitarie pubbliche/private e in ospedale, attraverso personalizzazione, monitoraggio ed interventi più efficienti».
Nella sezione “Partnership per Upskilling” viene riportato:
«Predisporre e lanciare un progetto di iniziative di upskilling (co-finanziate da pubblico e privato), facendo leva sul settore privato per supportare insegnanti, cultura, ricerca e scuola».
In quella “Orientamento giovani” si evince una forte vocazione alla “aziendalizzazione”:
«Alla base del nuovo programma di orientamento sostenibile, coordinato in collaborazione dai Ministeri Lavoro, Istruzione, Università si trovano:
a. Azioni di Orientamento alle scelte professionali (Career Education) precoci (inefficaci se tardive): interventi multidisciplinari (scuola primaria e scuole medie) sul valore della formazione, sul costruire progetti per il futuro in condizioni di incertezza, sulle barriere e sui supporti, sugli stereotipi di genere e professionali, sull’inclusione sociale, sul concetto di lavoro del XXI secolo
b. Azioni di Consulenza di carriera e di vita personale (Career &and Life Counselling) nella scuola superiore, organizzate da esperti (psicologi con formazione ad hoc) in collaborazione con gli insegnanti (formati) e con i genitori: interventi per favorire progettualità sul futuro, superamento degli ostacoli, sviluppo di capitale psicologico (curiosità, coraggio, ottimismo realistico, speranza)
c. Attivazione di Life Design Lab (università) per la definizione di progettualità realizzabili, lo sviluppo di soft e smart skills (resilienza, adattabilità), l’acquisizione di una prospettiva ‘Lifelong’, la sperimentazione delle transizioni professionali
d. Interventi di Awareness/Activation/Participation per docenti, famiglie, studenti, aziende, mondo del lavoro e policymakers, per la co-costruzione di buone visioni del futuro, dell’innovazione e del rapporto col mercato del lavoro
e. Azioni di monitoraggio sistematico dell’efficacia dei programmi e degli interventi di Orientamento».

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