«L’attuale escalation di violenza in Israele e a Gaza è senza precedenti. Sono già migliaia le vittime civili da entrambe le parti e la situazione umanitaria è drammatica» scrive Amnesty International, che ha lanciato una petizione per chiedere un immediato cessate il fuoco.
«L’attuale escalation di violenza in Israele e a Gaza è senza precedenti. Sono già
migliaia le vittime civili da entrambe le parti e la situazione umanitaria è drammatica»
scrive Amnesty International, che ha lanciato una petizione per chiedere un immediato cessate il fuoco (
Foto MAHMUD HAMS/AFP via Getty Images).
«Seguendo i nostri
principi di imparzialità e indipendenza, stiamo monitorando le attività di tutte le parti in conflitto e continueremo a pubblicare le nostre indagini sulle violazioni dei diritti umani nell’area – scrive Amnesty – Continueremo a fare pressione affinché
le autorità israeliane e i gruppi armati palestinesi rispettino il diritto internazionale umanitario. In particolare chiediamo: ai gruppi armati palestinesi e alle autorità di Israele di dare la
massima priorità alla protezione della popolazione civile; a tutti i
gruppi amati palestinesi di
liberare immediatamente e senza condizioni
tutti i civili presi in ostaggio; a
Israele di porre fine al blocco illegale di Gaza, in vigore da 16 anni, e di
porre fine agli attacchi illegali. Sollecitiamo i leader dell’Unione europea a pretendere
il rispetto senza compromessi del diritto internazionale e di attivare tutti i canali necessari per giungere a un
cessate il fuoco».
«Chiediamo alla Corte penale internazionale di accelerare i passi avanti nell’indagine aperta nel 2021 sulla situazione nello Stato di Palestina e di includervi i crimini recentemente commessi da tutte le parti in conflitto – prosegue Amnesty – Gli incessanti bombardamenti israeliani stanno facendo salire in modo impressionante il numero delle vittime civili a Gaza: al momento della pubblicazione di questo appello sono almeno 8000, inclusi moltissimi minori. Questa è stata la risposta agli orribili attacchi compiuti in Israele da Hamas e altri gruppi armati palestinesi, che hanno causato circa 1400 morti. Almeno 200 israeliani presi in ostaggio da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi restano in pericolo. I razzi che continuano a essere lanciati contro Israele pongono a rischio la popolazione civile. L’assedio rafforzato di Israele nei confronti di Gaza ha bloccato l’ingresso di beni fondamentali come acqua, cibo e carburante, costringendo oltre due milioni di abitanti a lottare per la sopravvivenza. La catastrofe umanitaria provocata da 16 anni di blocco illegale di Israele nei confronti della Striscia di Gaza occupata non potrà che peggiorare se i combattimenti non si fermeranno immediatamente. Tutte le parti in conflitto continuano a commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi crimini di guerra. Di fronte a questa devastazione e a questa sofferenza senza fine, deve prevalere l’umanità».
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