Le lettere, inviate a presidenti e vice-presidenti dei gruppi Parlamentari Europei, sottolineano positivamente i passi compiuti e si augurano un voto positivo dell’aula il 25 febbraio sulla risoluzione che prevede lo stop di armi verso le coalizioni in conflitto.
Il bene della popolazione civile ed il rispetto delle leggi umanitarie internazionali. Sono questi gli elementi principali che, secondo oltre 20 organizzazioni non governative europee, il Parlamento Europeo dovrebbe tenere in considerazione nelle proprie prossime decisioni riguardante il sanguinoso conflitto in corso in Yemen. Il prossimo 25 febbraio è infatti in programma un dibattito in Aula su una risoluzione riguardante la situazione nel paese arabo, comprendente anche un emendamento per lo stop di forniture armate a tutte le parti coinvolte nel conflitto.
“Alla luce della ormai chiaramente documentata estensione delle violazioni di diritti umani è evidente come gli Stati Membri dell’Unione Europea non debbano più permettere spedizioni di materiale che possa essere usato nel confitto in Yemen” si legge nella lettera che oltre 20 organismi internazionali che si occupano di controllo degli armamenti hanno inviato oggi a presidenti e vicepresidenti di tutti i gruppi al Parlamento europeo.
Dell’elenco fa parte anche la Rete Italiana per il Disarmo in quanto partner italiano dello European Network Against Arms Trade. Nelle lettere (che si possono trovare in calce a questo articolo), si sottolinea come “gli Stati Membri UE che continuano a trasferire armamenti verso l’Arabia Saudita stanno chiaramente violando la Posizione Comune UE 2008/944/CFSP sul controllo dell’export di armamenti (…) configurino una violazione del Trattato Internazionale sugli Armamenti (ATT) sottoscritto da 26 Paesi Membri dell’UE (così come evidenziato nella recente opinione legale di Matrix Chambers3) e, per quanto riguarda l’Italia, anche della legge 185/90 che regolamenta l’export di armi (così come denunciato da Rete Italiana per il Disarmo in diversi Esposti presentati alle Procure della Repubblica di numerose città)”.
Le ONG firmatarie di tali missive si augurano quindi che il Parlamento Europeo possa continuare i suoi positivi passi per cercare di raggiungere, insieme ad altre realtà internazionali, una soluzione pacifica alla situazione problematica nello Yemen. A tale scopo partiranno da oggi azioni da parte delle organizzazioni di Rete Disarmo e dei propri partner europei dirette alla sensibilizzazione di tutti i Parlamentari Europei tramite i loro profili social.