Commenti su Facebook senza leggere? Ecco come mettere un freno
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L’idea è venuta alla televisione norvegese Nrk, che non ne poteva più di cancellare o rispondere ai commenti postati da chi quasi nemmeno leggeva bene i titoli, per non parlare degli articoli. Ecco il metodo che hanno escogitato per mettere un freno a questa pessima abitudine.
Vuoi dire la tua? Bene, ottimo. Ma prima di farlo devi almeno aver letto quello che stai per commentare. Sembra un’affermazione banale, ma non lo è, considerato che molte delle opinioni espresse online prescindono spesso dal contenuto di quanto viene commentato.
Per arginare il fenomeno dei cosiddetti web idiots e rendere l’interazione con i lettori più produttiva, la tv pubblica norvegese, Nrk, ha
chiesto al suo canale verticale dedicato alla tecnologia, Nrkbeta, di trovare delle soluzioni: per ora quelle sperimentate sembrano funzionare.
«Su alcune storie, ai potenziali commentatori viene ora richiesto di rispondere a tre domande semplici a risposta multipla sul contenuto prima di essere autorizzati a postare il proprio commento», ha raccontato Joseph Lichterman in un articolo pubblicato da Nieman Lab. Un piccolo test, insomma, redatto dagli stessi giornalisti e che necessita pochi secondi per essere compilato. «Se ognuno sa di cosa parla l’articolo, questo costituisce una base migliore per commentarlo», ha spiegato il giornalista di Nrkbeta Ståle Grut.
Spendere 15 secondi in più per pensare prima di commentare aiuta a ridurre le invettive e il tono rabbioso di molti commenti, sostiene l’editor di Nrkbeta Marius Arnesen. Il problema della qualità del dibattito online è sentito sia dalle società digitali che dalle testate giornalistiche. Alphabet, per esempio, sta lavorando con il The New York Times, The Economist, The Guardian, e Wikipedia a un nuovo strumento, Perspective, che usa l’apprendimento automatico per identificare i commenti tossici.
Fonte: Pagina99
