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Covid: a Report il rapporto Oms scomparso, il piano pandemico vecchio e il reclutamento dei medici appaltato ai privati

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Ha fatto scalpore e non ha mancato di suscitare reazioni la puntata della trasmissione Report, andata in onda su Rai3 lunedì 30 novembre, sempre con la conduzione di Sigfrido Ranucci. Nella seconda e terza parte della puntata (la prima è stata dedicata ad Alitalia) si è parlato del rapporto Oms scomparso, del piano pandemico dell’Italia non aggiornato e del reclutamento del personale medico in ospedali e Asl esternalizzato a cooperative private. Riguarda la puntata.
Covid: a Report il rapporto Oms scomparso, il piano pandemico vecchio e il reclutamento dei medici appaltato ai privati
I giornalisti Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella hanno parlato del documento dell’Oms che denunciava «come il piano pandemico italiano fosse del 2006, come scoperto da Report».
«Poche ore dopo la sua pubblicazione viene però rimosso – si legge sul sito della Rai nella presentazione della puntata del 30 novembre di Report – Secondo le stime del Generale Lunelli, esperto di difesa batteriologica, un piano aggiornato avrebbe salvato diecimila vite. Report tornerà a raccontare con documenti esclusivi cosa è successo davvero nelle stanze dell’Oms e perché il rapporto scomparso sia una bomba mediatica, tra incidenti diplomatici, cattivo uso di fondi della cooperazione, immunità diplomatica usata da scudo contro le convocazioni della procura di Bergamo e una curiosa comunione di intenti tra i pezzi grossi dell’Oms e il nostro ministero della Salute».
L’inchiesta “Mission Impossible?” è stata realizzata da Adele Grossi e affronta il tema della seconda ondata: «l’Italia avrebbe dovuto farsi trovare pronta, c’erano addirittura sul tavolo 192 milioni di euro stanziati dal Governo per potenziare i pronto soccorso e altre risorse per incrementare il numero dei medici, eppure i primi restano insufficienti e spesso inadeguati – si legge sempre sul sito Rai – i medici, invece, sono pochi, o meglio sono pochi gli specialisti, soprattutto nel ramo emergenza-urgenza. È così che ospedali e Asl, già da prima dell’emergenza sanitaria, hanno delegato il compito di reclutare personale alle cooperative private che inviano medici negli ospedali italiani, spesso neolaureati e privi di esperienza».
RIGUARDA QUI LE DUE PARTI MENZIONATE DELLA PUNTATA
https://www.youtube.com/watch?v=BEzspbwplPY&t=408s

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