Eirenefest, Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza, si svolgerà a Roma nel quartiere di San Lorenzo dal 26 al 28 maggio. Il festival, promosso da numerose realtà editoriali, associazioni e movimenti pacifisti e nonviolenti, propone 90 eventi tra tavole rotonde, presentazioni, laboratori, proiezioni e attività per i più piccoli.
Eirenefest, Festival del Libro per la Pace e la Nonviolenza, si svolgerà a Roma nel quartiere di San Lorenzo dal 26 al 28 maggio. Il festival, promosso da numerose realtà editoriali, associazioni e movimenti pacifisti e nonviolenti, propone 90 eventi tra tavole rotonde, presentazioni, laboratori, proiezioni e attività per i più piccoli.
Gli stand di realtà editoriali e associazioni si troveranno nei Giardini del Verano, dove sarà presente anche lo Scaffale della Nonviolenza: qui i partecipanti potranno fare bookcrossing dei loro libri preferiti. Il programma include anche proposte per bambini e adolescenti presso i Giardini di Villa Mercede.
Previsti ospiti internazionali come Ogarit Younan dell’Università per la Nonviolenza di Beirut, Pat Patfoort, antropologa belga, l’israeliana Sharon Dolev che lavora fianco a fianco con l’iraniano Emad Kiyaei per l’eliminazione della armi nucleari in Medio Oriente, Rafael de la Rubia, ideatore della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, Philippe Moal, saggista francese, Tony Robinson, giornalista di Pressenza e attivista antinucleare, Deborah Tormen, educatrice argentina, Carlos Beristain, psicologo e medico spagnolo che lavora da decenni in ambito internazionale con e per le vittime di gravi violazioni di diritti umani, Veysi Altay, fotoreporter e regista curdo-turco, Fariborz Kamkari, scrittore e regista curdo-iraniano, Rojbîn Berîtan, traduttrice e scrittrice.
L’acesso al festival è gratuito.
«Eirenefest è interamente organizzato e gestito da volontari, è una concreta dimostrazione che un altro mondo è possibile e che è necessario far fronte alla dilagante violenza economica, bellica, psicologica che sta avanzando» spiega Fulvio Faro, del Comitato Promotore.
«Se vuoi la pace, prepara la pace: questo lo slogan del nostro festival – aggiunge Olivier Turquet di Pressenza, media partner della manifestazione – ed è quello che abbiamo praticato tutti i giorni in questi mesi di preparazione, convergendo tra realtà diverse in un obiettivo comune: costruire e diffondere la cultura della nonviolenza».
«Voglio ringraziare prima di tutto coloro che organizzano e portano avanti questo festival – dichiara Padre Alex Zanotelli, missionario combiniano – Secondo me è fondamentale divulgare e far passare e diffondere libri, testi, romanzi sui temi della pace e della nonviolenza. E continuare a fare passare messaggi: è fondamentale. Ma è molto importante incominciare davvero a tradurre la nonviolenza in termini concreti».
«La nonviolenza è innazitutto prevenzione – sottolinea Mao Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento – Il conflitto va trasformato e gestito prima che esploda la violenza degeneratrice. Fermare una guerra prima che avvenga è molto più efficace che farlo quando la parola è passata alle armi. Poi tutto si complica, e a quel punto ci si può impegnare per limitare i danni, per aiutare o soccorrere, ma diventa quasi impossibile fermare le bombe con la nonviolenza. Per questo la strategia nonviolenta è quella preventiva, lavorare oggi per preparare la pace di domani».
«Parlare di Pace e di Nonviolenza mentre ovunque si battono i tamburi di guerra, è davvero una sfida. Una sfida che Eirenefest raccoglie con orgoglio, in nome della libertà d’espressione; libertà, ahimè, costantemente sotto attacco – dichiara Patrick Boylan, Statunitensi per la Pace e la Giustizia, Free Assange Italia – Infatti, è proprio per aver esercitato questa libertà che l’editore e giornalista Julian Assange sta pagando un caro prezzo in una prigione di massima sicurezza nel Regno Unito. Possiamo sperare, nel caso di Julian Assange, in una ondata ancora più grande e universale, tale di ottenere la sua liberazione? Oggi, la libertà di espressione vive sotto scorta. Dobbiamo difenderla a denti stretti. Con questo Festival, Eirenefest intende fare la sua parte».