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Essere Animali: «Macachi rinchiusi in un laboratorio universitario»

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L’associazione Essere Animali ha documentato con un video l’esistenza di alcuni macachi rinchiusi in un laboratorio universitario, da anni in piccole gabbie metalliche. E lancia nuovamente l’appello: «Basta esperimenti sugli animali».
«Marta, Charlie e altri macachi sono chiusi in uno stabulario presso un’importante università italiana. La loro triste vita è stata documentata con telecamere nascoste da un operatore. Vivono per anni in piccole gabbie metalliche completamente spoglie. Inseriti nel cranio o nelle tempie hanno degli elettrodi, necessari per gli esperimenti di neuroscienze a cui sono sottoposti»: è la denuncia dell’associazione Essere Animali che ribadisce l’appello alla cessazione degli esperimenti sugli animali.
«Una vita di totali privazioni e di noia porta molti di loro a comportamenti stereotipati: vanno avanti e indietro nella gabbia, leccano compulsivamente le pareti, mordono i lucchetti e le sbarre, bevono la propria urina. Sintomi visibili di animali sotto stress – prosegue l’associazione – Non abbiamo documentato esperimenti particolarmente dolorosi, ma l’infinita tristezza in cui vivono questi macachi per lunghi anni di ricerche. Oltre la porta del laboratorio, dove vengono portati per gli esperimenti, bloccati nelle gabbie di contenzione, non sappiamo cosa accada. Crediamo che queste immagini siano sufficienti per interrogarci sull’utilizzo degli animali nelle università e nei centri di ricerca italiani. Lo sguardo impotente dei macachi tocca il cuore e non può lasciarci indifferenti. La domanda che questi animali sembrano farci è “davvero non possiamo fare in modo che questo non sia più necessario?”».

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