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Europa Per La Pace: «Il 6 agosto manifestiamo contro l’escalation nucleare»

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L’organizzazione “Europa Per La Pace” lancia un invito ad associazioni, movimenti, comitati e cittadini per organizzare il prossimo 6 agosto, anniversario della prima bomba atomica su Hiroshima, manifestazioni contro l’escalation nucleare.
Europa Per La Pace: «Il 6 agosto manifestiamo contro l’escalation nucleare»
L’organizzazione “Europa Per La Pace” lancia un invito ad associazioni, movimenti, comitati e cittadini per organizzare il prossimo 6 agosto, anniversario della prima bomba atomica su Hiroshima, manifestazioni contro l’escalation nucleare.
«Siamo preoccupati. Ogni giorno sentiamo notizie sulla concreta possibilità di una escalation nucleare – spiegano in una nota dall’organizzazione – Non si tratta solo delle frequenti minacce di usare bombe nucleari ma anche del fatto che sempre più centrali nucleari sono in territorio di guerra, a forte rischio di incidente. Ci preoccupa inoltre il crescente armamentismo e militarismo che vuol far credere alle persone che la guerra è inevitabile e che la vita degli esseri umani è sacrificabile. Siamo preoccupati e crediamo che l’unica risposta sia “ Prendere la Pace nelle proprie mani”: denunciare questa situazione e rispondere alla cultura dell’oscurità e della morte con luci e colori. Il 6 di agosto, anniversario della prima bomba atomica su Hiroshima, già da tempo si svolgono manifestazioni in tutto il mondo di luci e colori: si disegnano con candele simboli della pace e della nonviolenza, si organizzano catene umane sulle spiagge o in altri luoghi dove risplendono i colori delle bandiere della pace. Invitiamo associazioni, gruppi, singole persone a organizzare un piccolo o grande evento il 6 di agosto».
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LETTURE UTILI

Sono oltre 30 le guerre in corso sul Pianeta. Gli Stati si affidano alle armi per trovare soluzioni, mentre sarebbe urgente investire sull’emergenza climatica, sui diritti umani, sulla democrazia.
Crocco e Giordana invitano a guardare il Mondo con occhi differenti, abbandonando le logiche armate della geopolitica a favore di una “geografia dei diritti umani”, che ponga al centro delle relazioni tra Stati la cooperazione e il rispetto dei diritti. Non si tratta di un approccio teorico o ideale, è semplicemente realistico, forse l’unico che può fermare questa pericolosa corsa alle armi.

Gli autori

Raffaele Crocco è direttore responsabile dell’ Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, dei siti atlanteguerre.it, atlasofwars.com, ed è direttore editoriale di Unimondo. È stato giornalista RAI, collaboratore delle trasmissioni Est Ovest e Mediterraneo. Ha lavorato come inviato di guerra, è autore di libri e documentari.
Emanuele Giordana, giornalista e asiatista, già docente di Cultura indonesiana, direttore di Ecoradio e del mensile Terra, insegna giornalismo ed è cofondatore di Lettera 22. È presidente dell’associazione Afgana e ha scritto saggi, curato collettanee di geopolitica. Scrive per diverse testate ed è direttore editoriale del sito atlanteguerre.it.
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Pensato come un vero e proprio atlante, dove ogni conflitto ha pari dignità, è un annuario aggiornato delle guerre in atto sul Pianeta. Vengono analizzate e spiegate le ragioni di tutti gli scontri armati in corso: chi combatte e perché, qual è la posta in gioco e le ragioni che muovono al conflitto.
Senza prendere posizione a favore di qualcuna delle parti in causa, l’Atlante è uno strumento fondamentale di informazione e di costruzione di una coscienza civile.
L’IX edizione dell’Atlante ha il suo focus sulle conseguenze della guerra in Ucraina.
Contiene dossier tematici su:
– crisi alimentare generata dal conflitto Russia-Ucraina
– riarmo e nuovo pericolo nucleare
– pandemia da Covid19: a che punto siamo?
– il dramma dei civili in zona di guerra e le evoluzioni del diritto umanitario (in collaborazione con Anvcg e Intersos)
– schede conflitto e infografiche generali
L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio del 2022 e il ritorno in Afghanistan del governo dei talebani hanno convinto la redazione ad accelerare i tempi d’uscita di questa XI edizione.

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Tutto quello che è importante sapere sul nucleare civile e militare. Uno strumento essenziale per insegnanti, giornalisti, militanti e studiosi antinucleari.
L’ Atlante dell’Uranio è il testo di riferimento per comprendere, dati alla mano, che il nucleare non è uno sbiadito ricordo del passato, ma una minaccia concreta per il futuro dell’umanità. 
Con approfondimenti completi e aggiornati su: la situazione delle centrali nucleari • le bombe atomiche dislocate sul Pianeta • i depositi delle scorie • le aree contaminate dagli incidenti nucleari • le riserve disponibili di uranio. L’edizione italiana, traduzione e aggiornamento di Uranium Atlas: data and facts about the raw material of the atomic age, è arricchita di una sezione originale sulla situazione del nucleare in Italia a cura di Angelo Baracca, fisico e attivista antinucleare, con interventi dell’Associazione Italiana Vittime dell’Uranio Impoverito, di Pressenza e dell’Agenzia Stampa Internazionale per la Pace e la Nonviolenza.
Prefazione di Alex Zanotelli
Traduzione di Alessandro Michelucci
QUI per sfogliare gratuitamente l’anteprima

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