Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha disposto l’archiviazione delle denunce di più di settanta attivisti e attiviste di Extinction Rebellion che il 23 ottobre 2023 avevano occupato l’ingresso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per denunciare le politiche climatiche del governo. Lo rende noto lo stesso movimento ambientalista.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha disposto l’archiviazione delle denunce di più di settanta attivisti e attiviste di Extinction Rebellion, che il 23 ottobre 2023 avevano occupato l’ingresso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per denunciare le politiche climatiche del governo. Lo rende noto lo stesso movimento ambientalista.
Il 23 ottobre scorso davanti alla sede del Ministero era stato appeso uno striscione verde che richiamava la favola di Collodi e oltre cento persone vestite da Pinocchi avevano occupato l’ingresso in segno di protesta contro «gli investimenti in grandi opere dal pesantissimo impatto ambientale, dal Ponte sullo Stretto alla Diga di Genova» spiegano da XR in una nota. Dopo mesi di indagini preliminari, i legali di Extinction Rebellion hanno comunicato che il GIP del Tribunale di Roma ha deciso di archiviare le denunce, in quanto «gli elementi acquisiti non consentono di formulare una ragionevole formulazione di condanna» come si legge sul documento.
Questa archiviazione «si aggiunge alle numerose archiviazioni che sono arrivate a Extinction Rebellion negli scorsi mesi – scrive ancora il movimento ambientalista – Dalle archiviazioni delle denunce e i fogli di via alle persone che si erano appesi sul tetto dell’Oval a Torino fino quelle per chi aveva contestato la ministra Roccella al Salone del Libro. Tutte denunce surreali, come “violenza privata”, smentite poi dai PM».
LETTURE UTILI
Il cambiamento climatico, l’esaurimento del petrolio, lo sconvolgimento economico e l’estinzione di massa rappresentano oramai un’emergenza planetaria di proporzioni schiaccianti.
Speranza attiva ci mostra come affrontare la crisi ambientale, economica, ma anche esistenziale che stiamo vivendo e come riscoprire nel nostro profondo una resilienza inaspettata e un potere creativo.
Attingendo alla loro lunga esperienza di attivisti e alle loro conoscenze scientifiche, gli autori ci guidano attraverso un processo di consapevolezza e trasformazione personale in grado di fornirci gli strumenti per affrontare il disordine in cui ci troviamo e svolgere il nostro ruolo nella transizione collettiva, verso una società finalmente in grado di sostenere la vita.