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I bracconieri massacrano un elefante ogni 25 minuti per l’avorio

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Secondo il Wwf i prezzi dell’avorio stanno crollando e questo dovrebbe favorire il rispetto del divieto di commercio e trasformazione che anche la Cina ha annunciato per la fine del 2017. Ma i bracconieri continuano a massacrare gli elefanti.
Ogni anno il bracconaggio uccide tra i 20.000 e i 30.000 esemplari di elefanti africani a causa del commercio illegale di avorio, alimentato dalla criminalità organizzata globale e incrementato dalla grande domanda proveniente dai paesi asiatici. Solo negli ultimi dieci anni, gli elefanti africani sono diminuiti di oltre il 20%.
I ricercatori del TRAFFIC e del WWF hanno intrapreso una serie di indagini sui mercati dell’avorio, compreso quello on-line,  per valutare il loro status dopo l’annuncio del divieto di commercio e trasformazione dell’avorio in Cina (dove la richiesta restava altissima) e l’efficacia delle misure conseguenti. I risultati sono stati  pubblicati nel rapporto “WWF “Revisiting China’s ivory market in 2017(scaricabile integralmente in Pdf in fondo all’articolo).
Al momento del suo annuncio, il divieto è stato ampiamente salutato dalla comunità internazionale come una misura che avrebbe cambiato le regole del gioco, capace di invertire il declino delle popolazioni selvatiche di elefanti africani.
La Cina si è anche impegnata a chiudere  oltre un terzo delle fabbriche di avorio accreditate e i negozi al dettaglio entro il 31 marzo 2017, con i restanti due terzi da chiudere prima del 31 dicembre 2017.
 “Sebbene rimangano alcune sfide per l’attuazione, questi dati sono molto  incoraggianti – ha dichiarato il WWF – Sembra che il bando di avorio sia finalmente entrato in pista”.
I ricercatori hanno anche documentato i prezzi per gli oggetti d’avorio e hanno trovato una differenza significativa tra quelli nei mercati legali e illegali. Nel mercato avorio legale, il prezzo medio delle bacchette avorio è stato di 542 dollari per  paio, i corrispondenti prezzi nel mercato illegale sono stati 153 dollari per un paio di bacchette, inferiore del 72%. Rispetto al 2012, il prezzo medio delle bacchette avorio nel mercato illegale è diminuito del 57%. I dati provenienti da questi controlli dimostrano inoltre che il prezzo dell’avorio grezzo  è fortemente crollato negli ultimi anni: a Pechino di circa il 20-25% tra il 2015 e il 2016 e del 50% nel 2017.
“Questa tendenza dovrebbe facilitare gli sforzi di applicazione della legge e aumentare la consapevolezza dei consumatori circa l’illegalità del commercio”, ha continuato il WWF – Questo è un anno critico per il divieto di vendita di avorio in Cina ed è fondamentale essere vigili nel monitoraggio dei suoi impatti. Tra le tante sfide che restano, quella di garantire che l’avorio stoccato non entri illegalmente nei mercati in Cina o all’estero”.

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