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Il Parlamento europeo ferma la nuova direttiva sul copyright

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Il Parlamento Europeo ha fermato a maggioranza la riforma del copyright che aveva acceso vive polemiche e che, secondo moltissimi esperti, avrebbe portato a una vera e propria censura del web.
Il Parlamento Europeo in seduta plenaria a Strasburgo (Francia) ha respinto la nuova direttiva sul copyright, la serie di regole per aggiornare le leggi sulla tutela del diritto d’autore in Europa al centro di un dibattito molto acceso negli ultimi mesi e che ha coinvolto esperti di diritto, attivisti, le principali piattaforme online, i più grandi gruppi editoriali e dell’intrattenimento. Votando contro, i parlamentari europei hanno deciso in sostanza di riaprire la discussione e di occuparsi in aula del provvedimento. Hanno votato contro 318 deputati, mentre i voti a favore sono stati 278. Il testo ha spaccato trasversalmente i gruppi politici.
La decisione rimanda l’avvio dei negoziati fra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo.
Critiche sono arrivate dal Max Planck Institute, in Germania, secondo i cui esperti l’articolo 13 può minacciare le libertà di espressione e d’informazione contenute nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. Una petizione su Change.org ha superato in poco tempo le 870mila firme per chiedere al Parlamento Europeo di ridiscutere almeno gli articoli più contestati.
L’iniziativa #SaveYourInternet ha creato un sito dove ha raccolto tutte le critiche e le obiezioni all’articolo 13. Tra le altre cose, segnala i rischi che un sistema di controllo potrebbe comportare per i singoli utenti.

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