Dopo il provvedimento di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) sul recupero delle morosità che causerà rincari sulle bollette di chi paga regolarmente, si muovono le associazioni di categoria, ma con suggerimenti e posizioni tra loro molto diversi.
È datato 1 febbraio 2018 il provvedimento di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) recupero delle morosità che causerà
rincari sulle bollette di chi paga regolarmente (
QUI il testo). La notizia è stata seguita da innumerevoli critiche e polemiche e alcune associazioni di consumatori si sono mosse, ma i suggerimenti sono molto diversi tra loro.
Adusbef invita gli utenti a inviare formale diffida ad Arera e alla Procura della Repubblica (
QUI il testo) parlando, in merito alla decisione assunta da Arera, di «scippo con destrezza» e con posizioni molto dure anche sugli aumenti in generale per le utenze.
Adiconsum invece sostiene che le diffide e le raccomandate non servano a nulla e consigliano agli utenti di evitare gli invii (
QUI la nota dell’associazione) e afferma che invece occorre un intervento legislativo ben preciso per risolvere la questione.
Il
Codacons sottolinea come sia scoppiato un vero e proprio caos, con informazioni tra loro discordanti (
QUI la nota). E spiega: «La deliberazione 50/2018 dell’Autorità per l’energia si prefigge infatti l’obiettivo di spalmare sugli utenti finali le morosità, ma solo relativamente agli oneri di sistema non pagati dagli operatori ai distributori dell’energia. Un principio per il Codacons palesemente ingiusto perché, al di là degli importi e dell’entità dei ricarichi in bolletta, spalma sui consumatori onesti parte dei debiti accumulati sulle bollette elettriche. Proprio in tal senso il Codacons sta preparando un ricorso al Tar della Lombardia, dove si impugnerà la delibera dell’Autorità per l’energia chiedendone l’annullamento nella parte in cui addebita all’intera collettività gli oneri di sistema non pagati».
«Troviamo a dir poco improponibile la misura dell’Autorità dell’Energia che vorrebbe scaricare sugli oneri generali delle bollette dei consumatori i circa 200 milioni di Euro di bollette elettriche non pagati dagli utenti morosi» spiega
Federconsumatori , che chiede:
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una seria azione di recupero contro le morosità “colpevoli”, quello non motivate da condizioni di povertà e di disagio;
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una revisione dei bonus energia e gas, che, nonostante la recente riforma, sono ancora scarsamente sfruttati a causa della mancata informazione ai cittadini e delle complicazioni burocratiche che ne ostacolano l’accesso;
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una revisione generale degli oneri di sistema, da cui andrebbero eliminate voci obsolete (dismissione centrali nucleari) o inique (un sostegno spropositato alle imprese energivore).
Unc, dal canto suo, affida a un proprio esperto l’analisi di quanto accaduto, quantifica l’aumento delle bollette in circa 2,2 euro e afferma che non ci si può rifiutare di pagare (
QUI la nota).
I cittadini attendono chiarimenti e le associazioni dei consumatori sollecitano il Governo a fornire risposte.