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“L’epidemiologia contro la guerra”: la lettera di AIE per la pace

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«Il conflitto in Ucraina ha messo in chiaro che la guerra nucleare potrebbe essere più che mai vicina. L’unica soluzione è dare priorità al disarmo nucleare. Questa è a nostro parere la sola scelta coerente per un governo impegnato nel raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite»: così si conclude la lettera aperta al governo italiano stilata dal gruppo di lavoro AIE-Pace dell’Associazione Italiana Epidemiologia.
“L’epidemiologia contro la guerra”: la lettera di AIE per la pace
Il gruppo di lavoro AIE-Pace dell’Associazione Italiane Epidemiologia ha stilato una lettera aperta al governo italiano, che tutti i cittadini possono sottoscrivere, chiedendo a gran voce di fermare il conflitto in corso in Ucraina e di procedere verso il disarmo nucleare.
«Il conflitto in corso in Ucraina conferma come guerre e conflitti armati siano una seria minaccia, alla salute pubblica e all’integrità ambientale in Europa, così come nel resto del mondo – si legge nella nota che presenta il documento – Tra i molteplici aspetti che dovrebbero essere valutati prima di considerare l’opportunità di scelte belliciste (dall’investimento in armamenti, al commercio di armi, fino alla partecipazione diretta o indiretta a guerre), un’attenzione prioritaria dovrebbe essere riservata alle conseguenze sanitarie immediate e future da esse derivanti. In questo contesto, l’epidemiologia può fornire elementi e informazioni atti a rafforzare la consapevolezza circa le ricadute di conflitti e investimenti militari, per una valutazione critica e informata delle scelte in materia militare e di difesa».
«Il gruppo di lavoro AIE-Pace ( clicca qui per maggiori info) si pone l’obiettivo di lavorare su questi temi attraverso il confronto e la condivisione di esperienze, materiali, riflessioni (come in questo articolo di Pirous Fateh-Moghadam) e informazioni – prosegue la nota – In questo difficile momento, le attività del gruppo sono rivolte in particolare alla guerra in corso in Ucraina e alle diverse reazioni che ha provocato. L’intento è quello di dare un contributo informativo che possa essere utile nella direzione di fermare al più presto le ostilità, individuare le modalità per prevenire e ridurre al minimo l’impatto su salute ed ambiente della guerra in atto e stimarne le conseguenze in termini di bisogni di salute a breve-medio termine».
«In questa direzione e quale primo passo importante sulla strada del dialogo e della costruzione di una cultura di pace – si legge ancora nella nota di AIE – si collocano le richieste concrete contenute nella Lettera aperta al Governo ItalianoSull’urgenza di proteggere l’Italia e il mondo dalla minaccia nucleare e sulla priorità di aderire al Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW)”, a cui tutti possono aderire per far sentire la propria voce e portare avanti il cambiamento».

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