Minerali clandestini: scrivi agli eurodeputati
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Prosegue la campagna Minerali Clandestini affinché si arrivi ad una legislazione internazionale che permetta al consumatore di essere informato e di poter boicottare l’elettronica insanguinata. Scrivete anche voi agli eurodeputati che vogliono fermare la sensibilizzazione.
I promotori della campagna Minerali Clandestini (Cipsi e Chiama l’Africa) hanno spiegato le loro motivazioni a Roma lo scorso 29 aprile nella Sala del refettorio del Parlamento Italiano.
Sul Web sono state raccolte 2400 firme e la raccolta continua.
Sul Web sono state raccolte 2400 firme e la raccolta continua.
Circa altre 500 firme sono custodite in cartaceo.
«Ora, in vista del voto il prossimo 19 maggio, al Parlamento europeo, della proposta di legge sull’importazione dei minerali provenienti da zone di conflitto – spiegano i promotori – in rete con molti enti europei ed italiani, abbiamo indetto una campagna di mail bombing (tempesta di mail) indirizzata a 358 eurodeputati dei tre principali gruppi parlamentari che, il 14 aprile scorso, durante l’ultimo incontro della Commissione per il Commercio Internazionale (INTA), hanno bloccato le proposte provenienti dalla Società Civile. Secondo noi, e le associazioni che sono con noi, affinchè tale legge contribuisca realmente a rompere il legame esistente tra il commercio illegale delle risorse naturali ed i conflitti in corso, essa dovrebbe essere applicata in maniera obbligatoria, e non volontaria, a tutte le risorse naturali ed estesa a tutte le imprese europee che introducono sul mercato europeo prodotti contenenti minerali estratti in zone di conflitto».
«Ora, in vista del voto il prossimo 19 maggio, al Parlamento europeo, della proposta di legge sull’importazione dei minerali provenienti da zone di conflitto – spiegano i promotori – in rete con molti enti europei ed italiani, abbiamo indetto una campagna di mail bombing (tempesta di mail) indirizzata a 358 eurodeputati dei tre principali gruppi parlamentari che, il 14 aprile scorso, durante l’ultimo incontro della Commissione per il Commercio Internazionale (INTA), hanno bloccato le proposte provenienti dalla Società Civile. Secondo noi, e le associazioni che sono con noi, affinchè tale legge contribuisca realmente a rompere il legame esistente tra il commercio illegale delle risorse naturali ed i conflitti in corso, essa dovrebbe essere applicata in maniera obbligatoria, e non volontaria, a tutte le risorse naturali ed estesa a tutte le imprese europee che introducono sul mercato europeo prodotti contenenti minerali estratti in zone di conflitto».
Per aderire all’iniziativa.
Ecco il link, in lingua italiana, sul sito di Giustizia e Pace del Belgio, da cui inviare la propria mail:
http://www.justicepaix.be/minerali-di-conflitto/
Basta cliccare sul tasto rosso “scrivi ai Parlamentari” scrivere il proprio nome, cognome e nazione, poi inviare. Attendere un momento e apparirà la dicitura “L’email è stata inviata con successo”. C’è tempo fino al 19 maggio.
Ecco il link, in lingua italiana, sul sito di Giustizia e Pace del Belgio, da cui inviare la propria mail:
http://www.justicepaix.be/minerali-di-conflitto/
Basta cliccare sul tasto rosso “scrivi ai Parlamentari” scrivere il proprio nome, cognome e nazione, poi inviare. Attendere un momento e apparirà la dicitura “L’email è stata inviata con successo”. C’è tempo fino al 19 maggio.
Scarica il poster ad alta risoluzione dall’allegato Pdf
