Nasce Radio Ferrante
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La web radio del carcere minorile Ferrante Aporti
E’ online dal 20 aprile RadioFerrante, la web radio realizzata dai ragazzi detenuti nell’Istituto Penale minorile Ferrante Aporti di Torino.
Dietro ai microfoni trovano spazio tutte le sensazioni e i contrasti che riempiono un carcere, ma anche la musica e un territorio aperto di scambio e confronto.
Ogni episodio è un’occasione per conoscere il Ferrante attraverso la voce di chi lo vive sulla pelle, un modo per superare le barriere che dividono chi sta dentro da chi sta fuori, nella convinzione che solo l’ascolto sia il vero antidoto al pregiudizio.
Dietro ai microfoni trovano spazio tutte le sensazioni e i contrasti che riempiono un carcere, ma anche la musica e un territorio aperto di scambio e confronto.
Ogni episodio è un’occasione per conoscere il Ferrante attraverso la voce di chi lo vive sulla pelle, un modo per superare le barriere che dividono chi sta dentro da chi sta fuori, nella convinzione che solo l’ascolto sia il vero antidoto al pregiudizio.
Radio Ferrante nasce come attività collaterale all’insegnamento scolastico all’interno dell’istituto ed è coordinata dagli insegnanti in collaborazione con gli autori del progetto Docusound.
I ragazzi chiacchierano di sè e del mondo che hanno intorno e le loro storie arrivano nelle orecchie come una folata di vento, per un bel po’ vi rimbomberanno in testa. Per 10 settimane, ogni venerdi.
Il lunedì seguente la puntata andrà in onda a Torino e provincia sui 97.6 FM di RadioFlash, alle 11,30 all’interno di Flash Town, condotto da Dario Castelletti.
I ragazzi chiacchierano di sè e del mondo che hanno intorno e le loro storie arrivano nelle orecchie come una folata di vento, per un bel po’ vi rimbomberanno in testa. Per 10 settimane, ogni venerdi.
Il lunedì seguente la puntata andrà in onda a Torino e provincia sui 97.6 FM di RadioFlash, alle 11,30 all’interno di Flash Town, condotto da Dario Castelletti.
Coinvolge, come partner di riferimento, l’Unione Ciechi, il Consiglio Regionale del Piemonte ed è finanziata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
