Vai al contenuto della pagina

Navi umanitarie o spot per le armi?

homepage h2

Oltre cento associazioni e sei reti di organismi impegnati nel sociale hanno scritto a Napolitano per dire no alla presunta “missione umanitaria” del Gruppo Navale Cavour che per cinque mesi, spiega la Rete Italiana per il Disarmo, “mescolerà spot per promuovere gli armamenti con presunti obiettivi di cooperazione internazionale e umanitaria”.  E questa alleanza di realtà controllerà il tour, passo passo, aggiornando i cittadini.
Sono 112 le associazioni e sei le reti di organismi di diversa natura che hanno sottoscritto la lettera inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per denunciare l’ambiguità della campagna navale chiamata “Sistema Paese in Movimento” partita nei giorni scorsi da Civitavecchia (per leggere il testo integrale della lettera clicca qui). L’iniziativa, presentata dal Ministero della Difesa, “intende impegnare per i prossimi cinque mesi il Gruppo Navale Cavour in una campagna promozionale dell’industria bellica italiana insieme ad altre attività commerciali, di tipo militare ed umanitarie” spiegano i promotori. “Tale iniziativa è a nostro avviso inaccettabile in quanto mescola una serie di attività che per loro natura hanno finalità e caratteristiche differenti; promuovere la vendita di sistemi militari o sostenere iniziative di tipo commerciale abbinandole a operazioni umanitarie non è un compito che il nostro ordinamento attribuisce al Ministero della Difesa o alle Forze Amate. Consideriamo perciò particolarmente preoccupante la funzione che viene assunta dal Ministero della Difesa a sostegno di attività per la promozione di sistemi militari. In questo contesto non andrebbe sottovalutato lo stato di particolare tensione dell’intera zona mediorientale in cui il gruppo navale Cavour farà tappa e soprattutto il grave deficit di libertà democratiche a fronte di ingenti spese militari e di un livello basso di sviluppo umano di diversi dei Paesi che saranno visitati”.
E questa alleanza ha messo in piedi anche un vero e proprio monitoraggio in continuo del tour delle portaerei che i cittadini potranno seguire alla pagina Facebook “Controlliamo il Tour Cavour: portaerei o fiera d’armi?”.
“Purtroppo – proseguono i promotori –  esistono diversipronunciamenti dell’Unione europea secondo cui la crisi economica sta trasformando alcuni ministeri della Difesa in espliciti promotori delle esportazioni di armamenti. Una tendenza che, per sostenere la competitività delle industrie militari dei rispettivi paesi, rischia di mettere arepentaglio gli sforzi in ambito comunitario per definire una politica organica di sicurezzae di difesa comune. Ovviamente, ed è questo il motivo dell’adesione di molte realtà attive per la cooperazione e la giustizia a livello internazionale, non si può dimenticare come la normativa internazionale ribadisce infatti chel’aiuto umanitario non può essere utilizzato come strumento di politica estera dei governi.L’impiego di organizzazioni umanitarie da parte di attori militari e commerciali mette infatti in discussione non solo l’indipendenza, la neutralità e l’imparzialità delle organizzazioni autenticamente umanitarie, ma anche la stessa possibilità che gli operatori umanitari continuino ad intervenire efficacemente e in relativa sicurezza nei contesti di crisi. Non si deve dimenticare poi che iministeri della Difesa a cui la Cavour esibirà il campionario bellico delle ditte di Finmeccanica sono stati destinatari nell’ultimo quinquennio di quasi 5 miliardi di euro di armamenti italianicioè di circa il 30% di tutte le esportazioni dal nostro Paese di sistemi militari. Non è pensabile che una fiera d’armi in movimento sia lasciata sola a fare danni nelle zone più problematiche del globo. Non si deve inoltre perderecoscienza di quanti soldi pubblici siano spesi per questo tipo di missioni, lontane dai compiti statutari della Difesa, e di come i fondi privati siano riusciti ad accaparrarsi uno spazio su una struttura pubblica (costata miliardi) per promuovere i propri affari armati”.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!