Si svolgerà ad Assisi la prima manifestazione nazionale contro il dilagare degli impianti a biomasse e biogas. Appuntamento il 25 maggio ad Assisi.
Si svolgerà ad Assisi la prima manifestazione nazionale contro il dilagare degli impianti a biomasse e biogas. “Per fermare la speculazione sui super-incentivi, gestita da grossi gruppi finanziari, che danneggia pesantemente la salute, l’ambiente, l’agricoltura e l’economia locale” dicono i promotori, il coordinamento nazionale Terre Nostre. Si svolgerà il 25 Maggio 2013 ad Assisi (PG), sarà la Prima Marcia per l’aria, il cibo, l’acqua puliti no biomasse no biogas. Un appuntanto che fa crescere un movimento dal basso per la salute, l’ambiente, l’agricoltura pulita.
“Il no alle biomasse – spiegano i promotori – non può essere identificato con quella sindrome Nimby evocata a sproposito e strumentalmente dagli speculatori. Dentro il no alle biomasse, che minano così in profondità una serie di valori prioritari per la coesione sociale, c’è l’appello in positivo alla ricostruzione di questi valori: il senso del bilanciamento degli interessi, il rispetto delle regole, il riconoscimanto di beni indisponibili: la salute delle persone, dei sistemi ecologici, dei sistemi sociali”.
Uno snodo di temi cruciali
“Le biomasse utilizzate a scopi energetici aprono nuovi scenari di smaltimento dei rifiuti allontanando le prospettive virtuose della riduzione della loro produzione, dell’aumento del riciclo.
Tolgono terra alla produzione di cibo spingendo verso un’agricoltura ancora più intensiva e industrializzata e stimolano la corsa all’accaparramento della terra in Africa e altrove, sia per produrre gli oli da bruciare nelle centrali poste nei nostri paesi, sia per compensare la minor produzione di alimenti per alimentazione dell’uomo e del bestiame a casa nostra. Così si disboscano foreste, si aumentano le emissioni di CO2 e si compromettono ecosistemi e agroecosistenmi fragili. Così si deportano intere comunità rurali dalle loro sedi e si mina la loro sicurezza alimentare. Gli enormi incentivi (miliardi e miliardi) che sostengono la proliferazione delle centrali (1000 solo a biogas escluse le piccole che sono “invisibili”) sottraggono risorse ai programmi di risparmio energetico che, con la riqualificazione di edifici pubblici e privati, darebbero lavoro a moltissime piccole imprese e lavoratori. La falsa e sporca green economy delle biomasse distrugge posti di lavoro danneggiando le filiere agroalimentari e turistiche e le stesse filiere del legno, compromesse dall’invasione di cippato e pellets a basso costo di lontana origine. Tenendo conto che il no alle biomasse riguarda i temi della gestionedei rifiuti, dell’energia, dell’agricoltura, della qualità dell’aria e dell’acqua, è concreta la capacità di questo movimento di stimolare la crescita di un nuovo ecologismo sociale”.
Unire le mille voci contro le mille centrali
“Stiamo contrastando qualcosa di molto grosso e dobbiamo in qualche modo esprimere all’unisono il nostro no per farlo sentire. È necessario rendere visibile un movimento diffuso ma che fatica – tranne in alcune realtà come le Marche dove è in corso l’inchiesta su biogasopoli – ad avere spazio sui media nazionali. Per far conoscere le ragioni di un movimento – che in centinaia e centinaia di incontri, manifestazioni, convegni, raccolte firme, e assemblee ha coinvolto decine di migliaia di cittadini in tutta Itali – è necessaria un’iniziativa pubblica nazionale. Di qui la volontà di impegnarsi in una manifestazione importante”.
IL PROGRAMMA
Alla mattina un convegno con importanti relatori e la partecipazione di delegazioni estere presso il Cenacolo Francescano (loc. S.Maria degli Angeli) servita da stazione ferroviaria.
Alle 15 dalla piazza della Basilica di Santa Maria degli Angeli si muoverà la marcia che – se verrà autorizzato il percorso richiesto – transiterà dalla stessa Basilica di S.Francesco.
La manifestazione si concluderà con una festa popolazione nella Piazza del comune nel cuore di Assisi.