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Nobel per la pace all’Ican per il no alle armi nucleari

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Storica assegnazione del premio Nobel per la pace 2017: è andato all’organizzazione per il bando alle armi nucleari (Ican), che lo scorso luglio, dopo dieci anni di sforzi, è riuscita a far approvare all’Onu il Trattato per la messa al bando di queste armi devastanti.
Storica assegnazione del premio Nobel per la pace 2017: è andato all’organizzazione per il bando alle armi nucleari (Ican), che lo scorso luglio, dopo dieci anni di sforzi, è riuscita a far approvare all’Onu il Trattato per la messa al bando di queste armi devastanti. Da ricordare che l’Italia non ha voluto partecipare al voto e non ha voluto essere presente, come ha spiegato Francesco Vignarca della Rete per il Disarmo.
Il premio è stato assegnato all’Ican, si legge nelle motivazioni, per “il suo ruolo nel fare luce sulle catastrofiche conseguenze di un qualunque utilizzo di armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi per arrivare a un trattato di proibizioni di queste armi“. L’Ican, organizzazione non-profit fondata nel 2007, raccoglie 406 organizzazioni partner in 101 Paesi.
Il premio Nobel per la pace “è un messaggio agli Stati che hanno armi nucleari”, ha detto il direttore dell’Ican. “Continuare a basare la propria sicurezza sulle armi atomiche è un atteggiamento inaccettabile“, ha proseguito il direttore dell’Ican, Beatrice Fihn. “Stiamo cercando di mandare forti segnali a chi ha queste armi, Corea del Nord, Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, India e Pakistan: è inaccettabile la minaccia di uccidere civili”, ha proseguito.
Il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, plaude alla Campagna internazionale per abolire le armi atomiche (Ican), insignita con il premio Nobel per la pace 2017. “Gli eventi dei mesi scorsi ci hanno ricordato il rischio catastrofico che le armi nucleari rappresentano per l’umanità – ha affermato Guterres in una nota -. Questo premio riconosce gli sforzi della società civile per evidenziare le incalcolabili conseguenze umanitarie e ambientali che potrebbero derivare da un nuovo uso di tali armi”.
E’ bene vedere il Premio Nobel” per la pace 2017 all’Ican perché “condividiamo un forte impegno a raggiungere l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari“: così su Twitter ha detto l’alto rappresentante UE per gli affari esteri, l’italiana Federica Mogherini, che era nella short list dei candidati e che è rimasta a bocca asciutta.

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