Osservatorio Milex: «Picco per le spese militari italiane: nel 2025 a 32 miliardi»
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«La spesa militare italiana diretta per il 2025 si attesta sulla cifra record di 32 miliardi di euro, con un aumento del 12,4% rispetto al 2024 e del 60% sul decennio»: lo denuncia l’Osservatorio Milex.
«La spesa militare italiana diretta per il 2025 si attesta sulla cifra record di 32 miliardi di euro, con un aumento del 12,4% rispetto al 2024 e del 60% sul decennio»: lo denuncia l’Osservatorio Milex.
«I fondi per nuovi armamenti si attestano su una cifra di quasi 13 miliardi, anch’esso record storico con un balzo del 77% nell’ultimo quinquennio – spiegano da Milex – La trasmissione al Parlamento della legge di bilancio da parte del Governo permette di effettuare l’analisi delle allocazioni relative alla sfera della Difesa e degli armamenti, giungendo quindi a una valutazione della spesa militare previsionale per il 2025».
«Il bilancio del Ministero della Difesa costituisce il punto di partenza di base per qualsiasi stima delle spese militari – continuano da Milex – Ed è proprio la cifra messa a disposizione del Ministero a evidenziare fin da subito la forte crescita (in termini assoluti e percentuali) di tali spese: per il 2025 il totale infatti si attesta su 31.295 milioni di euro. Per la prima volta nella storia viene dunque superata (e di gran lunga) la quota complessiva di 30 miliardi. Per arrivare alla stima reale di spesa militare (sempre in accordo con la metodologia Milex da noi adottata da qualche anno) è necessario poi effettuare alcuni ricalcoli per riflettere in maniera aderente alle reali operatività militare alcuni costi o interni al Ministero della Difesa ma con scopi differenti (quindi da sottrarre) o esterni allo stesso Ministero e quindi da aggiungere».
I dettagli sui calcoli (per tipologia e Ministero) della spesa militare previsionale italiana per il 2025 si trovano a questo link
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LETTURE UTILI
Sono oltre 30 le guerre in corso sul Pianeta. Gli Stati si affidano alle armi per trovare soluzioni, mentre sarebbe urgente investire sull’emergenza climatica, sui diritti umani, sulla democrazia. Crocco e Giordana invitano a guardare il Mondo con occhi differenti, abbandonando le logiche armate della geopolitica a favore di una “geografia dei diritti umani”, che ponga al centro delle relazioni tra Stati la cooperazione e il rispetto dei diritti. Non si tratta di un approccio teorico o ideale, è semplicemente realistico, forse l’unico che può fermare questa pericolosa corsa alle armi.
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• Il dramma dei civili in zone di guerra
• Cina e nuovi equilibri
• Guerra e beni artistici
• Guerra e finanza
• Peacebuilding
• Donne e diritti
Con schede conflitto e infografiche generali.
