La misura è colma” dicono dall’associazione “Poveglia per tutti” che ha partecipato all’asta con le quote dei cittadini per salvare un’isola demaniale dai privati. Imbarazzo delle istituzioni, la faccenda ha riscosso interesse internazionale e per ora è stato tutto congelato nelle “nebbie” italiane.
La storia di Poveglia e del tentativo di un vasto gruppo di cittadini di riscattare l’isola per non permettere che vada in mano a una società immobilare è stata raccontata da Terra Nuova qui. Terra Nuova ha anche partecipato all’iniziativa sottoscrivendo una quota affinchè l’isola resti bene comune. Ma la faccenda non è semplice.
«Una comunità intera è stanca di vedere alienati i beni collettivi della laguna e di assistere puntualmente alle fallimentari avventure imprenditoriali che li sottraggono all’uso collettivo». Questo messaggio più volte da Giancarlo Ghigi, Presidente dell’Associazione Poveglia per tutti, nel corso di un affollato incontro nella sala San Leonardo a Venezia, con il quale l’associazione ha rilanciato con forza la mobilitazione per l’uso pubblico dell’isola di Poveglia, oggetto nelle settimane scorse di una controversa procedura di alienazione da parte del demanio che ha attirato anche l’attenzione internazionale. Alla presenza di più di duecento persone, l’Associazione Poveglia per tutti ha voluto compiere, da un lato, un’operazione di trasparenza e, dall’altro, inviare un messaggio forte alla cittadinanza, alle istituzioni e alla stessa Umana Spa, la Holding che ha offerto al demanio 513.000 € per acquisire l’isola (un’offerta sulla cui “congruità” pende il giudizio del demanio). «Le relazioni hanno chiesto conto al demanio di quale sia il soggetto tra i concorrenti che garantisca (art.7 del bando) “l’interesse pubblico a contrarre” e quale sia la ratio, a fronte di investimenti pubblici sull’isola negli ultimi anni per complessivi 22 milioni di euro di questa possibile alienazione ad un soggetto portatore di interessi privati per soli 513 mila euro». Aggiungono dall’associazione. A nome della tesoreria dell’associazione, Giorgio Fullin ha comunicato che «in poche settimane il numero di soci ha raggiunto la ragguardevole cifra di 4329 tesserati (destinati a aumentare, considerando che è prevista una prossima riapertura delle iscrizioni) e che attraverso le sottoscrizioni, cartacee e telematiche, sono stati raccolti 478.588 €. Sul fronte delle uscite, la tesoreria ha invece comunicato impegni per 4.152 €, oltre ai 20.000 € di fideiussione obbligatoria per partecipare all’asta. L’enfasi sulla trasparenza dell’associazione è stata l’implicito contraltare della documentata opacità di molte delle operazioni condotte, negli anni, sulle isole privatizzate. Ricostruite dal paziente lavoro di Pierantonio Barel e Ilenia Maschietto, tali operazioni sono state presentate ieri con una serie di slide assai suggestive». Anche sulla base di quelle storie di bancarotte e fallimenti immobiliari, l’associazione ha denunciato il rischio che Umana Holding «sia l’ultima di una lunga serie di soggetti privati che calando dall’alto improbabili progetti “monofunzione” (alberghi di lusso o cliniche private) negano la storia polifunzionale della laguna. L’associazione “Poveglia per tutti” indica la necessità di creare un processo gestito dalla comunità con metodi partecipativi che dia spazio economico ad una pluralità di progetti, un tessuto che valorizzi le competenze presenti sul territorio».
L’incontro si è concluso con l’appello alla partecipazione all’assemblea dei soci prevista per lunedì 2 giugno alle 15 alle Tese dell’Arsenale.
————————————————————————————————————————
L’Associazione Poveglia si pone l’obiettivo di tutelare l’isola di Poveglia, messa all’asta dal demanio, partecipando all’asta con un fondo costituito da libere contribuzioni di cittadini. Qualora l’asta dovesse fallire gli importi saranno restituiti; in caso invece di aggiudicazione, l’isola rimarra pubblica e l’Associazione si porra garante della sua libera fruizione per tutti.