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Sbilanciamoci: «102 proposte per un’idea diversa di economia»

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La Campagna Sbilanciamoci! ha presentato alla Camera dei Deputati la sua “Controfinanziaria”. Il Rapporto, intitolato “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”, esamina in dettaglio il Disegno di Legge di Bilancio 2020 e delinea una manovra economica alternativa articolata in 102 proposte e sette aree chiave di analisi e intervento.
La Campagna Sbilanciamoci! ha presentato alla Camera dei Deputati la sua “Controfinanziaria”, giunta alla ventunesima edizione. Il Rapporto di Sbilanciamoci!, intitolato “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”, esamina in dettaglio il Disegno di Legge di Bilancio 2020 e delinea una manovra economica alternativa articolata in 102 proposte e sette aree chiave di analisi e intervento. Dal fisco e la finanza al lavoro e al reddito, dall’istruzione e la cultura all’ambiente, dal welfare all’altraeconomia, passando per la pace e la cooperazione internazionale: proposte puntuali e praticabili da subito per contrastare le disuguaglianze e garantire giustizia, diritti e sostenibilità all’Italia.
“Il nostro Rapporto 2020” – afferma il Portavoce di Sbilanciamoci! Giulio Marcon – “non è un libro dei sogni, ma una concreta e dettagliata Legge di Bilancio scritta dalla società civile: 102 proposte per una diversa idea di economia, per usare in modo più efficace la spesa pubblica, per un nuovo modello di sviluppo.” “Chiediamo un cambio di rotta – ribadisce Marcon – “servono investimenti pubblici, risorse per la scuola e la sanità, un fisco più equo che faccia pagare le tasse anche alle multinazionali, ai grandi patrimoni, alle rendite finanziarie. Vogliamo una Legge di Bilancio che tagli le spese militari e cancelli il programma degli F35, che riduca i sussidi ambientalmente dannosi a favore un vero Green New Deal: investendo nelle fonti rinnovabili, nella riconversione ecologica dell’economia, nella mobilità sostenibile”.
La Controfinanziaria di quest’anno ammonta a 46,4 miliardi di euro, includendo la sterilizzazione di 23,1 miliardi di clausole di salvaguardia. È una manovra a saldo zero, non aumenta il debito, ma indirizza la spesa pubblica verso la risposta alle emergenze economiche e sociali di questo Paese: il lavoro e il welfare, gli investimenti e l’istruzione.

Letture utili

Un’utilissima lettura sulla necessità di modificare il paradigma economico e dello “sviluppo” è senza dubbio il libro di Helena Norberg Hodge “L’economia della felicità. Comunità locali, sostenibilità ed equità sociale” (Terra Nuova Edizioni).

L’economia fa girare il mondo, è al centro delle scelte politiche e sociali, governa a livelllo internazionale le sorti del nostro pianeta. Purtroppo è un modello economico lontano dagli individui e dalla natura, costruito sullo sfruttamento e sui rapporti di potere.
Ben consapevole di queste premesse, Helena Norberg-Hodge è impegnata, insieme con milioni di personi comuni, a costuire nuovi modelli di impresa e di econimia, più vicine ai bisogni dei soggetti e delle comunità, rispettosi dei diritti di tutti, compresa nostra Madre Terra.
Il volume è diviso in 3 parti: l’economia in cui tutti perdono; da globale a locale; potere al popolo.
Nell’edizione italiana la terza parte del libro è stata arricchita con approfondimenti sulle principali esperienze italiane impegnate nel cambiamento verso un’economia della felicità.

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