Flash mob in città, presidi simbolici e dimostrazioni pure in spiaggia, striscioni e cartelli, ma anche banchetti per la raccolte di firme e consegna di diffide al Sindaco, coi parlamentari in piazza al fianco dei cittadini, insieme a medici e scienziati. e giornate di mobilitazione per chiedere la moratoria del 5G sono state un successo e il 27 giugno conferenza stampa a Montecitorio per denunciare i rischi della nuova tecnologia.
Flash mob in città, presidi simbolici e dimostrazioni pure in spiaggia, striscioni e cartelli, ma anche banchetti per la raccolte di firme e consegna di diffide al Sindaco, coi parlamentari in piazza al fianco dei cittadini, insieme a medici e scienziati. Sono state un successo le “Giornate di mobilitazione nazionale 15 e 21 Giugno 2019” per rafforzare al Governo Conte la richiesta di una moratoria fino a quando non verranno definitivamente scongiurate possibili ripercussioni nocive del 5G, da enti indipendenti studiati gli effetti socio-sanitari a medio-lungo termine delle inesplorate radiofrequenze a microonde millimetriche.
Prodotti dossier e documenti di denuncia, l’alleanza italiana Stop 5G ha già tenuto conferenze stampa in Senato e alla Camera dei Deputati: la mobilitazione è stata patrocinata dai sindaci dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia, dagli scienziati dell’Istituto Ramazzini e dai medici per l’ambiente di ISDE Italia.
A Montecitorio, il 27 giugno si rinnova l’appuntamento con la stampa nazionale per la conferenza stampa alla quale parteciperanno l’avvocato Giampiero Milone, il giornalista Maurizio Martucci, il medico Annunziata Difonte dell’Associazione Italiana Elettrosensibili e Cataldo Curatella, consigliere comunale di Torino, presidente commissione smart city.
Interverranno inoltre i parlamentari: on. Sara Cunial (Misto), on. Silvia Benedetti (Misto), on. Veronica Giannone (M5S), on. Gloria Vizzini (M5S) e il sen. Saverio De Bonis (Misto).
“Rivendichiamo un sacrosanto diritto costituzionale per la difesa della salute – conclude Martucci– le petizioni on-line hanno sinora raccolto quasi 30.000 firme, ci sono 60 istituzioni italiane tra Regioni, Province e Comuni in cui si è palesato un indirizzo di cautela, con giunte comunali che hanno approvato delibere per la moratoria. Non si può più continuare a far finta di nulla. La tutela dell’ambiente e della vita sono prioritarie per un futuro sostenibile. Non è più derogabile né procrastinabile, l’emergenza 5G è adesso!”
Il manuale per difendersi dall’elettrosmog
Il libro
“Manuale di autodifesa per elettrosensibili” (Terra Nuova Edizioni) è un manuale di inchiesta fondamentale per una corretta informazione e per chiedere ai cittadini e alle istituzione una presa di coscienza dei rischi dell’elettrosmog in nome del Principio di Precauzione. L’elettrosmog è un pericolo per la salute? «Non ci sono sufficienti evidenze scientifiche per dimostrarlo».
Il libro confuta quest’assioma stereotipato, fondato su ricerche superate di dubbia indipendenza, e offre una panoramica dei rischi prodotti dai campi elettromagnetici dei più moderni strumenti tecnologici.
L’autore indica i confini e le linee guida dell’elettrosensibilità, una nuova forma di malattia ambientale altamente invalidante e tipica dell’Era Elettromagnetica, patita da un numero sempre più grande di cittadini invisibili, costretti alla fuga da città e modernità.
Nel libro sono raccolte le testimonianze dei malati, le storie di suicidi e dell’insorgenza di patologie tumorali, e le sentenze shock che stabiliscono il nesso telefonino=cancro; vengono raccontati i lati oscuri dell’elettrosmog e svelate le incongruenze, le distorsioni metodologiche e i conflitti d’interesse alla base del cosiddetto fronte negazionista. Capitoli molto importanti sono inoltre dedicati alle più efficaci terapie elettrodesensibilizzanti, che vengono in aiuto per cercare di ridurre l’impatto dei campi elettromagnetici sugli esseri umani.