«Il settore agroalimentare, la “bancada ruralista” e i loro alleati hanno perso un’importante battaglia contro i diritti dei popoli indigeni: la Corte Suprema brasiliana ha respinto la tesi del Marco Temporal (o Limite temporale). La bocciatura è la conferma dei diritti indigeni garantiti dalla Costituzione Federale»: lo annuncia Survival International, organizzazione che da anni si batte per i diritti dei popoli indigeni. AGGIORNAMENTO: Allarme di Survival: il Senato approva comunque
AGGIORNAMENTO DEL 28 SETTEMBRE:
SURVIVAL INFORMA: in Brasile, il Senato – a maggioranza anti-indigena – ha ignorato la Costituzione, la sentenza della Corte Suprema Federale e il futuro del pianeta approvando il progetto di legge genocida PL490/2903!Dopo la vittoria della scorsa settimana, quando la Corte Suprema Federale aveva respinto la proposta del Marco Temporal, la “bancada ruralista” presente al Senato ha deciso di calpestare la decisione approvando il PL2903 (precedentemente PL490).Ieri, infatti, e in un giorno solo, prima è arrivata l’approvazione di questo progetto di legge incostituzionale presso la “Commissione Costituzione, Giustizia e Cittadinanza” del Senato e, in seguito, il Presidente del Senato Rodrigo Pacheco ha accolto la richiesta di voto d’urgenza in plenaria, che ha portato all’approvazione del PL con 43 voti a favore e 21 contrari.“La gente è preoccupata per le inondazioni, altri per la siccità. Ma al Senato si preoccupano invece di come distruggere e invadere i territori indigeni e mettere fine alle nostre VITE. Madre Terra non sopporta tanta distruzione” ha detto Alessandra Korap, leader del popolo Munduruku.L’approvazione fulminea del progetto di legge mostra che la lobby dell’agrobusiness è disposta a ignorare la decisione della Corte Suprema e a cercare di implementare il
#MarcoTemporal e altri attacchi anti-indigeni a qualsiasi costo.I popoli indigeni e i loro alleati, però, continueranno a lottare giorno dopo giorno, con determinazione, contro questo e ogni altro attacco volto a cancellare i loro
#diritti garantiti dalla Costituzione.
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LA NOTIZIA PRECEDENTE:
«Il settore agroalimentare, la “bancada ruralista” e i loro alleati hanno perso un’importante battaglia nella loro guerra aperta contro i diritti dei popoli indigeni: la Corte Suprema brasiliana ha infatti respinto la tesi del Marco Temporal (o Limite temporale). La bocciatura è una vittoria storica per i popoli indigeni del Brasile e una conferma dei diritti indigeni garantiti dalla Costituzione Federale»: lo annuncia Survival International, organizzazione che da anni si batte per i diritti dei popoli indigeni.
«Nove giudici hanno votato contro il Marco Temporal (Limite temporale) e due a favore. Bisognerà ora attendere il testo definitivo della sentenza per valutare quali tesi e implicazioni potrebbero emergere dai voti di tutti i giudici – prosegue Survival – La proposta era stata promossa con forza dalla potente lobby dell’agrobusiness del paese e mirava a legalizzare il furto di ampie aree di terra indigena. Secondo il “Marco Temporal” (Limite Temporale), i popoli indigeni impossibilitati a dimostrare di abitare fisicamente nelle loro terre alla data del 5 ottobre 1988 (giorno in cui fu promulgata la Costituzione brasiliana), avrebbero perso il diritto di vedere quelle terre demarcate (ovvero mappate e protette ufficialmente). Se la Corte avesse approvato la proposta, il riconoscimento dei diritti indigeni sarebbe tornato indietro di decenni: centinaia di migliaia di indigeni avrebbero potuto essere espropriati delle loro terre, e i popoli incontattati avrebbero rischiato lo sterminio».
Condannando la proposta del Marco Temporal, Woie Kriri Patte, del popolo indigeno Xokleng, aveva dichiarato: «È una pistola puntata alle nostre tempie. Se approvato, sparerà. Sarà lo sterminio dei popoli indigeni, lo sterminio dei nostri territori. Il Marco Temporal viene da quelle stesse persone che commettono genocidi… Noi non accettiamo il Marco Temporal.” La lotta del popolo Xokleng per riconquistare parte del Territorio Indigeno Ibirama La Klãnõ era diventato un banco di prova con ripercussioni generali».
Contrario alla proposta del Marco Temporal, il giudice Edson Fachin ha dichiarato: «Come si può vedere dallo stesso testo costituzionale, i diritti territoriali indigeni sono riconosciuti dalla Costituzione, ma preesistono alla promulgazione della Costituzione stessa».
«Il movimento indigeno e i suoi alleati, compresa
Survival International, hanno lottato per anni affinché la tesi del Marco Temporal venisse abbandonata. Nel corso degli anni che la Corte Suprema ha impiegato per esprimere il suo verdetto, in Brasile e nel mondo si sono svolte massicce proteste contro questa proposta e contro la bozza del progetto di legge PL490 (ora al Senato come PL2903), che contiene una serie di politiche anti-indigene tra cui lo stesso Marco Temporal» scrive ancora Survival.
«Per noi è un momento importante di lotta e di festa» ha commentato Aty Guasu – l’Assemblea dei Guarani Kaiowá. «Stiamo piangendo di gioia. Oggi canteremo il canto della vita e danzeremo la danza della gioia. La Corte Suprema Federale sta dimostrando di avere a cuore le nostre vite e di essere contro il genocidio. Sta ascoltando il grido dei popoli indigeni del Brasile. Ora continuiamo la nostra lotta per la demarcazione delle nostre terre, saldi e forti come sempre».
«Vittoria! I popoli indigeni hanno sconfitto il Marco Temporal. Restiamo saldi. I diritti non possono essere negoziati» ha commentato l’APIB, organizzazione nazionale degli indigeni.
«È una vittoria storica, cruciale per i popoli indigeni del Brasile e una grande sconfitta per la lobby dell’agrobusiness» ha dichiarato Fiona Watson, Direttrice del dipartimento Advocacy di Survival. «Il Marco Temporal era uno stratagemma pensato per legalizzare il furto di milioni di ettari di terra indigena. Se fosse stato approvato, decine di popoli ne sarebbero usciti devastati – come migliaia di Guarani e i Kawahiva incontattati».
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