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Terra Nuova aderisce alla Carta per la Salute dei Popoli

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Terra Nuova ha deciso di aderire alla Carta per la Salute dei Popoli, redatta nel 2000, durante l’incontro fra 90 paesi che diede inizio al People’s Health Movement (PHM), network internazionale che si batte per il diritto alla salute.
“Siamo indignati perché tante malattie e morti affondano le loro radici nelle politiche economiche e sociali che ci sono imposte”.
Con questa frase firmata Una voce del centro America si apre la Carta per la salute dei Popoli, che Terra Nuova ha deciso di sottoscrivere. Redatta nel 2000, durante l’incontro fra 90 paesi che diede inizio al People’s Health Movement (PHM), network internazionale che si batte per il diritto alla salute, la Carta si basa sull’idea che il concetto di salute non sia solo riconducibile all’aspetto sanitario ma debba rispondere a qualcosa di più ampio. Il benessere delle persone dipende infatti in larga misura dall’ambiente in cui esse vivono e quindi è strettamente correlato alle politiche socio economiche che lo governano.
Secondo i principi della Carta alla base del PHM, equità, sviluppo ecologicamente sostenibile e pace sono quindi i presupposti per la salute della comunità, mentre povertà e disuguaglianza sono le principali cause di malessere e di malattie prevenibili. Tutti fattori che tenderanno ad aumentare drasticamente nei prossimi anni, se non inneschiamo una subitanea inversione di marcia nel nostro sistema di vita, causa delle numerose guerre in atto per l’accaparramento delle risorse e di un impatto sempre più violento sull’ambiente. Sottoscriviamo la Carta mentre è ancora in corso il summit sul clima di Parigi, dove le associazioni mostrano i dati sempre più allarmanti di un clima ormai fuori controllo, le cui prime vittime sono i poveri in aumento.
L’Unchr ha dichiarato che entro i prossimi 20 anni avremo 250.000 profughi climatici, mentre Oxfam ha posto l’accento su come questi siano indissolubilmente legati alla disuguaglianza economica in crescita, dato che “La metà più povera della popolazione mondiale, che vive nei paesi più vulnerabili al cambiamento climatico, produce solo il 10% delle emissioni globali di carbonio, mentre il 10% più ricco del pianeta contribuisce al 50% delle emissioni globali di carbonio”, come riferisce l’ultimo rapporto dell’associazione dal titolo Disuguaglianza Climatica.
Non è più possibile ormai indugiare nel non comprendere che la salute di tutti noi dipende direttamente dalle scelte politiche relative alla gestione del nostro modello di vita.
Sempre Oxfam riporta che nel 2014 l’1 per cento della popolazione mondiale possedeva il 48% della ricchezza globale.Questa crescente disuguaglianza non può che creare ingiustizia emalessere. Per questo noi tutti dobbiamo combatterla, a partire dal quotidiano, chiedendoci che impatto abbia il nostro stile di vita sulle popolazioni inermi del pianeta e abbracciando la filosofia cui si basa la Carta per la salute dei popoli, che a partire da una critica all’attuale sistema economico approda all’idea di cura come presa in carico dell’altro nel senso più ampio ed umano del termine.
Scaricabile dall’ellagto Pdf la Carta per la salute dei popoli in italiano

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