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Terra Nuova per un’Italia che sta cambiando

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Il portale web L’Italia che cambia ha realizzato un’intervista al direttore di Terra Nuova, Mimmo Tringale, che ripercorre la storia della rivista e lancia il suo messaggio più attuale: «Confido nei giovani, meno legati a schemi ideologici e ricchi di idee e di energia». Vi riportiamo il testo dell’intervista.
Dall’alimentazione alla medicina naturale, dall’agricoltura biologica alla permacultura, dalla bioedilizia al consumo critico, dall’ecoturismo alla ricerca interiore. Nata nel 1977 la rivista mensile AAM Terra Nuova  costituisce un punto di riferimento importante del mondo naturale e delle buone pratiche.
Da decenni, inoltre, Terra Nuova funge dacollegamentotra le varie realtà della rete ecologica e biologica italiana. Già negli anni ’80, infatti, Terra Nuova si è fatta promotrice del movimento dell’agricoltura biologica, più tardi della Rete italiana degli ecovillaggi e oggi del movimento del co-housing.
L’acronimo AAM sta per“Agricoltura, Alimentazione e Medicina”ma gli argomenti trattati dalla rivista abbracciano ogni aspetto del nostro quotidiano. La possibilità di cambiamento, infatti, ci può essere solo quando i vari saperi si incontrano. Ne è convinto Mimmo Tringale, direttore responsabile della rivista e tra i fondatori della Rete Italiana degli ecovillaggi ( Rive). “Una delle problematiche attuali – afferma Tringale – è la parcellizzazione dei saperi e delle esperienze. Per fare un esempio, c’è chi cura la propria salute in modo naturale ma allo stesso tempo guida veicoli altamente inquinanti”.
“Per cambiare la propria vita e la società è necessaria una visione d’insieme e servono nuovi strumenti: non si può costruire un mondo nuovo usando strumenti vecchi”. Il primo tra i nuovi strumenti indispensabili secondo Mimmo Tringale è proprio la comunicazione: “la comunicazione ecologica e non-violenta sono strumenti formidabili per imparare a crescere come gruppo”.
Un altro strumento molto importante è la permacultura, come strumento di organizzazione e pianificazione. “Spesso – continua Tringale – la permacultura viene intesa esclusivamente come un tipo di agricoltura; invece se utilizzata bene può rappresentare un modo per pianificare qualsiasi attività”.
Un altro tra gli strumenti ai quali fa riferimento Tringale è la crescita personale: “non si può costruire un mondo nuovo senza mettere in discussione le proprie idee. È fondamentale avere degli strumenti per capire se stessi e per capire gli altri. Oggi vedo che c’è più consapevolezza, anche se forse ce ne potrebbe essere ancora di più”.
Malgrado la crisi generale del mondo dell’editoria, negli ultimi 15 anni AAM Terra Nuova è cresciuta sia come copie vendute che come punti vendita dove è possibile acquistare la rivista. Abbiamo chiesto a Mimmo Tringale a cosa, a suo avviso, è riconducibile questo trend positivo. “Questo dato – ci spiega Tringale – ci ha sorpreso, considerata la crisi generale del mondo dell’editoria. Ci siamo interrogati su come mai si continua a registrare questacrescita. La risposta che ci siamo dati è che è che è come se questa crisi avesse smascherato il sistema in cui viviamo tutti: anche coloro che erano rimasti abbagliati dalle luci e dai racconti di terre promesse si sono resi conto che si tratta invece di un grande bluff e improvvisamente si sono trovati senza soldi o con lavori precari. È così che le persone più consapevoli hanno iniziato a cercare di più ciò che per loro poteva essere più salutare e autentico. Non è quindi un caso che esperienze come la nostra hanno sentito molto meno la crisi. Anche il biologico è stato l’unico settore dell’agroalimentare che ha continuato a crescere”.
Da sempre un tema centrale di Terra Nuova è quello della decrescita. “La decrescita – spiega Tringale – ha fornito una cornice teorica alla sobrietà e l’ha trasformata da scelta individuale a possibilità collettiva, o forse una delle poche alternative possibili per continuare a vivere su questo Pianeta. Noi oggi stiamo vivendo una decrescita infelice perché non governata, e quindi una decrescita che ampi strati della popolazione stanno pagando a caro prezzo. Questa decrescita, in ogni caso, sta selezionando anche le scelte delle persone. La scelta più ecologica, a mio avviso, è quella di riuscire a tessere delle reti e ricostruire radici laddove si vive”.
“A me piace essere ottimista e sono convinto che ci sia oggi un aumento di consapevolezza. Per esempio nel mondo degli ecovillaggi c’è un grande fermento. C’è un grande numero di progetti che stanno nascendo. Pur con mille difficoltà, c’è molto desiderio da parte dei giovani di cercare un’alternativa. Io spero molto nelle nuove generazioni, che mi sembrano molto meno legate agli schemi ideologici da cui veniamo noi. È a loro che dobbiamo dare fiducia e spazio”.
Nella foto, a destra Mimmo Tringale e a sinistra il caporedattore Nicholas Bawtree 

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