Tutti uniti contro le armi nucleari
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«Le conseguenze di qualsiasi ulteriore uso di armi nucleari, sia che avvenga intenzionalmente sia per errore, sarebbero inimmaginabilmente terribili – ha affermato il Segretario dell’ONU Ban Ki-moon nel suo messaggio per la Giornata Internazionale – Quando si tratta di realizzare il nostro comune obiettivo del disarmo nucleare, non dobbiamo ritardare. Dobbiamo agire adesso». Il Segretario delle Nazioni Unite ha anche ricordato come l’eliminazione delle armi nucleari renderebbe disponibili enormi risorse che potrebbero essere usate per realizzare pienamente l’Agenda 2030 per uno Sviluppo Sostenibile.
«Per questo motivo abbiamo deciso di rilanciare una raccolta di firme con tre richieste dirette al Governo italiano che si può sottoscrivere a questa pagina e sarà attiva fino alla Settimana Internazionale per il Disarmo promossa dall’ONU (24-31 Ottobre) – prosegue la Rete – Una settimana importante e che vedrà gli organismi delle nostre Reti impegnati sia in “Percorsi di Pace” (conferenza annuale internazionale dell’International Peace Bureau a Padova, 23-25 ottobre 2015) sia in una tavola rotonda di confronto tra società civile, Parlamento e Governo sulla questione delle armi nucleari organizzata per il 28 ottobre a Roma insieme alla Campagna internazionale ICAN! ( International Campaign to Abolish Nuclear Weapons)».
Le richieste della Rete Italia per il Disarmo:
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Chiediamo al Governo Italiano di escludere con chiarezza l’acquisizione di aerei F-35 con capacità nucleare
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Chiediamo al Governo italiano di riflettere sul grande movimento che sta nascendo attorno alla Solenne Promessa (il Pledge) del Governo dell’Austria e di aderirvi. Un’iniziativa che è pienamente in sintonia con la vocazione multilaterale e con l’ideale etico del nostro Paese. Chiediamo all’Italia di unirsi agli ormai 117 Stati (al 16 settembre) che lo hanno sottoscritto, cioè circa il 60% dei membri dell’ONU.
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Chiediamo al Governo Italiano un atto di solidarietà nei confronti della Repubblica delle Isole Marshall che ha presentato ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia contro le nove potenze dotate di armi nucleari. Le Isole Marshall, un piccolo Stato con 70.000 abitanti, furono usate per 12 anni dagli Stati Uniti come un poligono militare dove sperimentare le loro bombe atomiche sempre più grandi e potenti! Rivolgendosi alla Corte Internazionale, le Isole Marshall hanno dimostrato di credere nella forza del diritto: non per ottenerne qualche risarcimento, ma per il bene dell’umanità, chiedono alla Corte di giudicare se le potenze nucleari abbiano ottemperato agli obblighi di negoziare in buona fede un accordo che porti rapidamente al disarmo nucleare totale.