L’associazione nazionale dei presidi ha fatto sapere che si opporrà all’ingresso a nidi e materne di bambini non in regola con le dieci vaccinazioni volute dalla legge Lorenzin, ma il ministro della Salute Giulia Grillo ribadisce che con la circolare emanata a luglio i bambini potranno frequentare con l’autocertificazione. Scontro istituzionale; e a fine agosto un nuovo incontro per cercare di fare chiarezza.
È scontro sulle vaccinazioni obbligatorie per la frequenza a scuola (ricordiamo che la legge Lorenzin prevede il divieto alla frequenza solo a nidi e materne per quanto riguarda i bambini non in regola con le dieci vaccinazioni; per la scuola dell’obbligo 6-16 anni la frequenza è garantita ma possono essere elevate sanzioni).
Il ministro della Salute, Giulia Grillo, va avanti nella linea annunciata insieme al ministro dell’istruzione Bussetti e conferma che l’autocertificazione da parte dei genitori dell’avvenuta vaccinazione dei figli sarà valida per la frequenza del prossimo anno scolastico 2018-19, così come previsto nella
circolare del 6 luglio. Ma l’associazione nazionale dei presidi contesta le nuova disposizioni introdotte e sostiene che «la circolare non ha efficacia poichè l’autocertificazione non è utilizzabile in campo sanitario».
Da un lato, dunque, Grillo ribadisce che «lo strumento dell’
autocertificazione è stato usato per tutto il 2017 e lo useremo anche per il 2018, perché Lorenzin non ha istituito l’Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore costringendolo a fornire tutta la documentazione», dall’altro l’Associazione nazionale presidi sottolinea che l’autocertificazione «non solo confligge con la vigente normativa sulla certificazione delle vaccinazioni obbligatorie, ma contrasta con il DPR 445/2000 che recita ‘I certificati medici, sanitari … non possono essere sostituiti da altro documento». Dunque, sostengono, l’autocertificazione «non è utilizzabile in campo sanitario se non a seguito di espressa previsione legislativa».
Posizioni opposte a fronte delle quali Grillo parla di «polemica surreale». Il ministro ha inoltre annunciato che è stata depositata la proposta di legge della maggioranza in cui «spingeremo per il metodo della raccomandazione» alle famiglie e nella quale «prevederemo misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle regioni». In sostanza il testo dovrebbe introdurre l’obbligo alle vaccinazioni e le sanzioni solo in casi eccezionali.
Il ministro dell’istruzione Marco Bussetti ha dichiarato: «La questione vaccinale è tema di salute pubblica. Il Miur, nell’ambito delle proprie competenze, garantisce la massima collaborazione al Ministero della Salute per l’attuazione delle politiche sanitarie previste».
In attesa di un nuovo incontro tra i presidi ed il ministero della Salute, previsto a fine agosto, restano posizioni ed interpretazioni divergenti.
Il manuale propone e raccoglie una enorme mole di dati provenienti dalla letteratura scientifica che permettono al lettore di esercitare il proprio senso critico sui benefici e i rischi delle malattie e delle vaccinazioni. Il lavoro del giornalista americano ha riscosso plauso e riconoscimenti; la prefazione è del neurochirurgo Russell Blaylock.
Nell’edizione italiana sono stati integrati dati nazionali ed europei, grafici e tabelle e indirizzi utili per fornire riferimenti alle famiglie che volessero chiedere aiuto e suggerimenti nel percorso effettivo di scelta nel nostro paese.