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Allarme smog in città

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Chi vive in città è più esposto a respirare veleni e ha più facilità di ammalarsi. Sotto accusa il traffico motorizzato ma anche le centrali di produzione elettrica
Difficile scampare alle polveri sottili, che si spostano velocemente da una zona all’altra, ma nelle aree urbanizzate le concentrazioni sono molto elevate ed espongono la popolazione a seri pericoli. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) la metà delle persone che vive nelle maggiori città del mondo è esposta a dosi d’inquinamento 2 volte e mezzo superiore ai livelli raccomandati.
Lo studio dell’OMS ha analizzato 1600 città in 91 Paesi del pianeta. Il 50% della popolazione dei grandi centri urbani  respira aria inquinata, pericolosa e spesso mortale. Aumentano dunque i tumori e le malattie legate alle condizioni dell’aria.
Le situazioni peggiori sono state trovate nei centri urbani dell’ Africa e dell’Asia, dove esistono enormi città che attuano poche misure di tutela. Dai dati del monitoraggio emerge che solo il 12 % delle città esaminate ha una qualità dell’aria accettabile.
L’Oms sottolinea che sono molti i fattori che contribuiscono a questo aumento, compresa la dipendenza dai combustibili fossili, le centrali elettriche a carbone, l’abuso di veicoli a motore per il trasporto privato, l’uso inefficiente dell’energia negli edifici e l’uso di biomasse per cucinare e riscaldarsi.
I dati migliori invece si registrano nelle città impegnate nell’uso di combustibili rinnovabili per la produzione di energia elettrica e nel miglioramento dell’impatto ambientale del motore dei veicoli.

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