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Allergia da fast food

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Bambini e adolescenti sempre meno educati a una sana alimentazione e sempre più allergici. La letteratura scientifica parla chiaro: il cibo spazzatura è tra le cause di asma, riniti ed eczemi.
Un bambino su tre, stando alle stime delle autorità sanitarie, soffre di allergia, problema che sicuramente dipende da una serie di concause, ma sul quale l’alimentazione incide in maniera estremamente significativa. Lo dimostrano, ormai con solide evidenze, gli studi disponibili in letteratura scientifica. Uno dei più recenti, pubblicato dalla rivista medica Thorax lo scorso mese di gennaio, mette sotto accusa il cibo spazzatura dei fast-food. Gli autori hanno concluso che mangiarne tre volte a settimana aumenta in maniera considerevole il rischio di asma grave, di rinocongiuntivite grave e di eczema negli adolescenti e nei bambini.
Gli stessi ricercatori hanno anche chiarito quale potrebbe essere la strada giusta per evitare questi rischi, affermando di avere osservato come il consumo di frutta, almeno tre rischio di asma grave, di rinocongiuntivite grave e di eczema negli adolescenti e nei bambini. Gli stessi ricercatori hanno anche chiarito quale potrebbe essere la strada giusta per evitare questi rischi, affermando di avere osservato come il consumo di frutta, almeno tre volte la settimana, abbia invece un effetto protettivo sui bambini contro le stesse patologie allergiche.
Occhio al piatto
Il consumo frequente di cibo da fast food è risultato uno dei maggiori responsabili delle allergie anche in uno studio condotto dai ricercatori del Dipartimento di otorinolaringoiatria
della Fundación Santa Fe di Bogotà, in Colombia, pubblicato nel giugno dello scorso anno sulla rivista medica specializzata Rhinology. Dai dati relativi a 3256 bambini di 6 e 7 anni e 3830 adolescenti di 13 e 14 anni è emerso come i sintomi di asma e dermatite atopica negli adolescenti fossero correlati al frequente consumo di cibo spazzatura, oltre
che all’uso di acetaminofene (paracetamolo) almeno una volta al mese. Lo studio ha riportato anche come nei bambini più piccoli l’allergia possa essere associata al parto cesareo e all’utilizzo di antibiotici nel corso del primo anno di vita, segnalazioni che possono risultare estremamente utili quando si decide di modificare lo stile di vita in funzione della ricerca di un maggiore benessere.
I bambini di Taiwan
Un’altra ricerca, condotta sempre nel 2012 su oltre 2000 bambini di Taiwan nell’età della scuola elementare, ha dato risultati assolutamente analoghi. L’elevato consumo di cibi
da fast food, di snack ad alto contenuto di grassi, di caramelle e formaggio, e contemporaneamente un basso consumo di frutta, verdura e riso, sono stati associati a un aumento di asma ricorrente, di asma grave e di tosse notturna. Hanno scritto gli autori: «I nostri risultati suggeriscono che una dieta con elevato consumo di grassi e zuccheri semplici e un basso consumo di frutta, verdura e riso è associata con un aumento dell’asma tra i bambini di Taiwan». In letteratura scientifica, insomma, ormai la correlazione è assodata. Un’ulteriore conferma è arrivata anche da uno studio messicano, la cui conclusione non si discosta dalle altre.
Articolo tratto dal mensile Terra Nuova di Marzo 2013. Per la versione integrale cliccare qui

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