Cellulari e tumori: la Cassazione conferma
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Il caso, risolto, di un manager che si è ammalato di tumore al cervello e non si è visto riconoscere la pensione dall’Inail. La Corte di Cassazione conferma l’esito della sentenza: i cellulari fanno ammalare!
La Corte di cassazione, per la prima volta in Italia ha stabilito che il tumore è stato causato per abuso di telefono cellulare. La sentenza riguarda Innocente Marcolini, responsabile commerciale di una multinazionale, che per lavoro passava al telefono (cordless o cellulare) una media di 5-6 ore al giorno, per dodici anni.
Dopo aver accusato uno strano formicolio i medici gli anno diagnosticato un tumore al nervo trigemino, che gli è stato asportato con un’operazione, invalidandolo però sul lavoro.
Dopo che l’Inail gli aveva negato la pensione di anzianità Marcolini aveva fatto ricorso al tribunale di Brescia. L’istituto ha provato ad opporsi alla Corte di Cassazione, che però ha ribadito la validità della sostanza, sostenendo che i riferimenti scientifici erano giusti.
Dopo aver accusato uno strano formicolio i medici gli anno diagnosticato un tumore al nervo trigemino, che gli è stato asportato con un’operazione, invalidandolo però sul lavoro.
Dopo che l’Inail gli aveva negato la pensione di anzianità Marcolini aveva fatto ricorso al tribunale di Brescia. L’istituto ha provato ad opporsi alla Corte di Cassazione, che però ha ribadito la validità della sostanza, sostenendo che i riferimenti scientifici erano giusti.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato la dannosità della continua esposizione all’elettrosmog emesso dai telefonini. L’ultimo è stato uno studio svedese del Dipartimento di oncologia dell’ospedale universitario di Orebro. I risultati ci dicono che usare telefoni cellulari per più di 10 anni, dallo stesso lato della testa, aumenta il rischio glioma di 2,9 volte. E con lo stesso utilizzo di telefoni cordless, il pericolo di ammalarsi cresce di 3,8 volte.
La politica finora in Italia ha fatto ben poco per proteggerci dalle onde elettromagnetiche e promuovere una corretta informazione d’uso. Il Consiglio Superiore di Sanità lo scorso 15 novembre aveva invitato il ministero a promuovere l’uso degli auricolari e proposto una serie di limitazione per i bambini. Nel palazzo tutto tace.
La politica finora in Italia ha fatto ben poco per proteggerci dalle onde elettromagnetiche e promuovere una corretta informazione d’uso. Il Consiglio Superiore di Sanità lo scorso 15 novembre aveva invitato il ministero a promuovere l’uso degli auricolari e proposto una serie di limitazione per i bambini. Nel palazzo tutto tace.
