Tanti conoscono i Fiori di Bach, ne hanno sentito parlare; magari c’è chi utilizza l’ormai notissimo Rescue Remedy, il rimedio per le emergenze fisiche e psichiche. Ma forse sono pochi coloro che sanno che i fiori utilizzabili sono tanti, hanno un loro modo di funzionare sull’essere umano e vanno quindi utilizzati secondo certi principi. Intervista a Stefan Ball del Bach Centre di Mount Vernon.
A farci da guida nel mondo dei Fiori di Bach è Stefan Ball, direttore del
Bach Centre di Mount Vernon, in Inghilterra, il centro voluto dal dottor Bach per portare avanti il suo lavoro.
Come funzionano e come vanno utilizzati i Fiori di Bach?
«L’agente fisico che interagisce tra i rimedi e la persona non è stato ancora identificato. Si pensa che l’energia o la potenza insita nel rimedio non sia fisica, ma esso lavori su un altro livello. E’ invece ormai ben compreso il modo di utilizzare i fiori. Il modo migliore per
individuare i rimedi è non soffermarsi sui sintomi fisici e concentrarsi sul tipo di persona che si ha di fronte, in particolare come ci si sente in quel determinato momento. Ogni rimedio è associato con una gamma specifica di sentimenti ed emozioni e qualcuno con un tipo di personalità. Si scelgono fino a 7 preparati di fiori, secondo i sentimenti target, poi
si mescolano insieme ad acqua in una bottiglietta da 30 millilitri e se ne assumono quattro gocce al giorno».
In Italia quanti sono i consulenti che utilizzano terapeuticamente i fiori di Bach secondo i crismi della Fondazione Bach?
«Al momento ci sono circa 180 professionisti registrati».
Che cosa si richiede per essere operatore registrato e riconosciuto?
«Per registrarsi presso il Bach Center, la persona che si forma deve passare tre livelli di preparazione. Il livello 1 e 2 hanno a che fare con la conoscenza dei rimedi stessi (per esempio imparare il sistema in modo tale da saperlo gestire). Il livello 3 riguarda le capacità di chi pratica, come l’ascolto, la professionalità come consulente e così via. I corsi trattano anche della filosofia di guarigione del dottor Bach, che ha a che fare principalmente con l’auto-aiuto e l’autonomia. In questo modo, i futuri terapeuti imparano che il loro ruolo è quello di aiutare le persone ad aiutare se stesse, condividendo con loro ciò che sanno dell’approccio del dottor Bach. Il livello 3 è seguito da un esame scritto e la risoluzione di alcuni casi-studio».
Quanti sono invece coloro che utilizzano i fiori secondo percorsi autonomi?
«Non abbiamo numeri riguardo a questo, ma ipotizziamo che si tratti di molte persone. Ogni settimana viene pubblicato in Europa almeno un libro sui Fiori di Bach e, dalla morte del dottor Bach nel 1936, abbiamo assistito a revisioni, nuove versioni e nuove interpretazioni e applicazioni delle sue scoperte. Noi al Bach Center cerchiamo di restare fedeli all’approccio originario di Bach. Fino alla fine della sua vita, egli ha sempre creduto che una delle cose più importanti delle sue scoperte fosse che tutti possono utilizzarle, basta avere empatia con le persone. L’essenziale semplicità di tale approccio è già di per sé una garanzia».
Quali sono gli errori o i pregiudizi più diffusi nei confronti dei fiori di Bach?
«L’errore più comune si ha quando le persone collegano uno specifico rimedio di Bach con una specifica malattia. Per esempio, chi ha un disturbo fisico come l’asma, è spesso anche persona abbastanza nervosa e ansiosa. Il rimedio che le persone assumono perché hanno timore di determinate cose è Mimulus e chi assume Mimulus noterà che l’asma si presenterà con minore frequenza. Il rimedio aiuta lo stato emozionale e poiché esso è meglio bilanciato, tutti i problemi correlati allo stress precedente, come l’asma, si riducono. Ma ciò che va ricordato è che non si consiglierà agli amici di assumere Mimulus per l’asma, bensì per riequilibrare uno stato emotivo di un certo tipo. Mimulus non è un rimedio per l’asma e persone che non hanno quello stato emotivo non ne ricaveranno alcun beneficio. Il pregiudizio più comune nei confronti dei Fiori di Bach è quello secondo cui non è possibile che funzionino. Invariabilmente chi lo dice non ha mai usato i Fiori di Bach e afferma, con orgoglio, che non lo farà mai. Spesso chi agisce in questo modo si definisce una persona razionale».