Conflitti di interesse: dilagano tra gli oncologi
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Da questa indagine, afferma il Cipomo, “emerge quindi un’urgenza reale: tra gli oncologi il conflitto d’interesse è percepito come un problema importante che può influenzare costi e qualità dell’assistenza. Il desiderio comune è di un’implementazione di una policy più rigorosa”. Per questo il Cipomo ha preso posizione, stilando in un documento ufficiale delle raccomandazioni con l’obiettivo di “dirigere l’Oncologia verso i principi di trasparenza e correttezza, facendo maturare nei clinici una più precisa consapevolezza circa la natura e le potenziali conseguenze del conflitto d’interessi”.
Quanto alla formazione, “non deve rappresentare uno strumento di marketing ma migliorare la qualità delle scelte cliniche”. Il documento, commenta il presidente Cipomo Mario Clerico, “non vuole essere una denuncia ma un invito alla consapevolezza.
L’industria farmaceutica sponsorizza i congressi medici e contribuisce a gran parte della loro formazione. Dunque, i clinici devono porre particolare attenzione quando scelgono fra diverse possibilità di trattamento. La scelta – conclude – deve basarsi sui valori e sulle evidenze, non sulle convenienze”.