Decreto vaccini approvato in Senato, ora passa alla Camera
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Al momento del voto finale si è verificato qualche problema tecnico, tanto che alcuni voti, sia a favore sia contro il decreto, non sono stati registrati dal sistema elettronico. Sul tabellone i voti a favore risultavano 171, poi a voce uno dei senatori ha chiesto che venisse verbalizzato anche il suo voto, facendo così salire a 172 il totale dei sì.
Le modifiche sono numerose. Il numero delle vaccinazioni obbligatorie scende da 12 a 10, saltano meningococco B e C. Restano: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella.
Prevista poi la possibilità da parte delle Regioni di richiedere nelle gare d’acquisto i vaccini in formula monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia infettiva per la quale sussiste l’immunizzazione naturale da parte del minore. Poiché, però, i monocomponenti oltre ad essere di difficile reperibilità sul mercato hanno un costo maggiore rispetto ai vaccini in formula esavalente o trivalente, il loro acquisto potrà avvenire “solo nei limiti delle possibilità del Servizio sanitario nazionale”. Già il ministro Lorenzin, durante il suo intervento, aveva fatto riferimento alla “difficoltà” delle case farmaceutiche nel produrre i vaccini singoli.
Sono state ridimensionate le sanzioni comminabili in caso di mancato adempimento dell’obbligo, che comunque restano. Il tetto massimo, inizialmente di 7.500 euro, è ora di 500 euro. No alla possibilità di vaccinarsi anche in farmacia, ma sarà possibile prenotare gratuitamente le vaccinazioni in farmacia tramite CUP.
Chi non ha certificazione vaccinale completa non potrà accedere a nidi e scuole materne (0-6 anni), mentre per la scuola dell’obbligo si entra ma con successive multe. È sparita la menzione dell’obbligo da parte dell’Ausl di fare la segnalazione al Tribunale dei minori, ma ricordiamo che, comunque, se le Asl lo ritenessero opportuno o ricevessero sollecitazioni in tal senso, potrebbero comunque effettuarle.
In fondo all’articolo è scaricabile il pdf del testo del provvedimento, articolo per articolo, ricostruito da Quotidiano Sanità.