Decreto vaccini: multe ridotte, ancora in ballo l’obbligo per operatori scolastici sanitari

Dopo che mercoledì 12 luglio Pd e Forza Italia si erano accordati per impedire che il governo fosse costretto a mettere la fiducia sul decreto vaccini, il 13 luglio l’approvazione degli emendamenti è proseguita. Oltre ai grillini, avevano contestato il decreto anche Lega Nord, Gal e Ala. Approvato il correttivo che fa diminuire le sanzioni amministrative: l’importo sarà minimo 100 e passimo 500 euro. Il voto finale è stato spostato al 18 luglio. Come detto, era già stato tolto l’obbligo per le Asl di effettuare la segnalazione al tribunale dei minori per i genitori inadempienti; da non dimenticare, però, che se le Asl dovessero ritenere opportuna la segnalazione, potrebbero farla comunque, a prescindere dal contenuto del decreto. Era saltato mercoledì anche l’emendamento che rendeva obbligatorie le vaccinazioni per medici e insegnanti (quello approvato dalla Commissione Igiene e Sanità ma bocciato dalla Commissione Bilancio), ma la maggioranza vuole assolutamente reinserire questo obbligo e ha già presentato una nuova formulazione sulla quale si dovrà decidere.

Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, aveva pronunciato mercoledì un lungo discorso in difesa del decreto tra le proteste generali dei presenti.

L’emendamento che dà la possibilità di somministrare i vaccini nelle farmacie sparisce: la realtrice Patrizia Manassero (Pd) vi ha rinunciato.

Le critiche più feroci mercoledì erano arrivate dal gruppo di Ala guidato da Vincenzo D’Anna che a un certo punto ha accusato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità “consulente della Lorenzin” di “prendere 600mila euro dalla Merck Sharp che gli paga una cattedra all’Università”. Polemiche in Aula anche con i grillini che hanno protestato cercando di interrompere più volte la ministra della Salute.