Dentosofia: grande successo per Montaud a Milano

Sala pienissima a Milano (guarda in fondo la fotogalleria di Laura Panzarasa) per l’unica conferenza italiana di Michel Montaud, il dentista francese co-fondatore della dentosofia, cioè l’approccio che vede una relazione tra i denti e l’essere umano nella sua totalità, ampliata dalla concezione antroposofica della scienza dello sviluppo secondo Rudolf Steiner. La dentosofia, secondo Montaud, ci permette di leggere nella bocca molti avvenimenti accaduti e voluti nella nostra vita e biografia.

È arrivata gente da svariate località del nord Italia e tantissime sono state anche le domande. L’iniziativa è stata organizzata e sostenuta da Terra Nuova Edizioni; moderava il dibattito Clara Scropetta, collaboratrice di Terra Nuova e traduttrice dei libri di Montaud. In Italia sono oltre un centinaio i dentosofi accreditati e questo approccio si sta diffondendo sempre più.

Un modo nuovo, dunque, di praticare l’odontoiatria, che mette la persona con le sue risorse al centro. L’apparecchio in lattice, detto attivatore, è solo uno dei tasselli. La dentosofia pensa ad una bocca sana come a qualcosa di diverso rispetto all’odontoiatria convenzionale. Non basta che ci sia posto per tutti i denti sulle arcate, non bastano le gengive forti e l’assenza di carie; ci vuole un pieno sviluppo nelle tre direzioni grazie alla posizione della lingua a riposo contro il palato, alla respirazione nasale, alla deglutizione adulta e alla masticazione alternata a destra e sinistra. La mascella racchiude leggermente la mandibola, che assume una forma squadrata con gli incisivi e i canini inferiori allineati. I movimenti di lateralità avvengono liberamente, in modo simmetrico, con i denti a contatto. Questa è l’occlusione fisiologica, garanzia di equilibrio generale nonché di espressione delle proprie capacità. «Oggi» continua Montaud, «non considero più la dentosofia una terapia, ma un percorso di vita che permette a ogni essere umano di trovare la forza necessaria per emergere».