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Difendiamo i nostri bambini dal piombo

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Secondo l’OMS, a causa dell’avvelenamento da piombo, ogni anno si contano 600 mila nuovi casi di bambini con disabilità intellettive. Il piombo puo’ trovarsi in casa, nelle vernici, nei giocattoli, nei mobili e in altri oggetti…
Il piombo è il metallo pesante più tossico in assoluto, largamente utilizzato ancora oggi per le batterie, ha trovato nel corso dei secoli diverse applicazioni, dalla preparazione dei colori all’edilizia. L’accumulo velenoso viene trattenuto nel sistema nervoso centrale, nelle ossa, nel cervello. Durante il lancio della Settimana internazionale per la prevenzione dell’avvelenamento da piombo (20 al 26 ottobre) si vuole far notare che il piombo puo’ trovarsi in casa, nei giocattoli, nei mobili e in altri oggetti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a causa dell’avvelenamento da piombo, ogni anno si contano 600 mila nuovi casi di bambini con disabilità intellettive, di cui il 99% vive in Paesi a basso e medio reddito. Il problema sorge dal contatto con la polvere di vernici, giocattoli e pvc, ma soprattutto decadimento delle vernici sui muri, dei mobili e altre superfici interne, che crea polveri facilmente ingeribili dai bambini. Anche in caso di lievi esposizioni possono sviluppare un quoziente intellettivo più basso, cali di attenzione e comportamenti antisociali. Le vernici contenenti piombo sono state ritirate dal commercio in Europa, ma in molte vecchie abitazioni sono ancora presenti. Un consiglio: se si eseguono lavori di ristrutturazione meglio non carteggiare i vecchi strati di vernice: si possono produrre polveri sottili, contenenti piombo, che finirebbero per essere respirate.
Gli attuali livelli di esposizione al piombo non costituiscono un pericolo per la salute della maggior parte delle persone adulte. Lo stesso purtroppo non vale per i più piccoli: la preoccupazione che emerge dalla ricerca riguarda proprio i possibili effetti sullo sviluppo neurologico dei bambini.
Il piombo è un contaminante ambientale: proviene da attività di estrazione mineraria, dall’industria siderurgica e delle batterie. L’inquinamento ambientale si ripercuote sulla contaminazione degli alimenti: riguarda in particolare i cereali e i prodotti derivati, gli ortaggi a foglia e l’acqua di rubinetto. Esiste poi un’esposizione al piombo di origine non alimentare: si verifica entrando in contatto per esempio con la polvere di casa e il suolo.

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