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Ebola: vaccino pericoloso ma non si fa causa a Big Pharma

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In Svizzera è stata sospesa la sperimentazione del vaccino anti-Ebola per eccesso di danni e intanto in Usa, per mettere le mani avanti, il governo approva l’immunità per Big Pharma: nessuno potrà far causa ai produttori del vaccino.
L’ospedale universitario di Ginevra, in Svizzera, ha sospeso i test su uno dei principali possibili vaccini contro l’Ebola, dopo che alcuni volontari hanno mostrato effetti collaterali inattesi. Lo ha reso noto lo stesso ospedale, affermando in un comunicato che le prove sul farmaco, iniziate a novembre su 59 volontari, sono state fermate «come misura precauzionale». I ricercatori, afferma l’ospedale, hanno riscontrato lievi dolori alle mani e ai piedi in quattro volontari, a cui il vaccino è stato somministrato fra 10 e 15 giorni fa. Nel corso della prossima settimana il farmaco non verrà più somministrato, per ottenere nuovi dati e per contattare gli altri enti che stanno lavorando a un vaccino negli Stati Uniti, in Canada, in Germania e in Gabon. Il farmaco in sperimentazione a Ginevra è stato sviluppato dal governo canadese ed è realizzato sotto licenza delle compagnie statunitensi NewLink e Merck. I test riprenderanno a gennaio, sempre a Ginevra.
Intanto però, guarda caso, negli Usa le aziende al lavoro sui vaccini per Ebola avranno l’immunità legale che le proteggerà da eventuali cause legate a tutti gli aspetti dello sviluppo, dalla fabbricazione ai test. Lo ha annunciato il Department of Health and Human Services, che ha esortato anche gli altri paesi a fare altrettanto. La dichiarazione, spiega il comunicato del dipartimento, fornisce l’immunità per ogni rivendicazione relativa alla produzione, ai test, allo sviluppo, alla somministrazione e alla distribuzione dei tre vaccini attualmente in sviluppo, ma copre soltanto le azioni legali all’interno degli Usa, motivo per cui la segretaria Sylvia Burwell ha invitato gli altri paesi a imitare la scelta americana. “Come comunità globale – scrive nella nota – dobbiamo essere sicuri che le preoccupazioni legittime sulle responsabilità non facciano venire meno la possibilità di sviluppare un vaccino contro Ebola, una strategia essenziale nella risposta all’epidemia in Africa occidentale”.  Dei tre vaccini al momento allo studio quello in fase più avanzata è stato sviluppato in Italia e acquistato dalla multinazionale Gsk, che dovrebbe iniziare i test di efficacia in Africa a gennaio.
 
 

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