Riflessioni e suggerimenti per l’uso domestico dei Fiori di Bach nella cura degli amici a quatto zampe.
La parola “animale” contiene in sé un concetto incredibilmente profondo: in essa è compresa l’idea di anima. Quindi l’animale è un portatore di anima.
Per anima si intende la possibilità di provare emozioni e sentimenti; l’opportunità di avere una vita interiore, la quale permette poi di creare una relazione articolata con l’ambiente esterno.
E gli animali, come possessori di un’anima, all’interno dei tre regni di natura (minerale, vegetale ed animale) sono quelli ai quali è stato affidato il compito di manifestare, nel legame con l’uomo, tutta questa loro incredibile interiorità.
Però gli animali non hanno la possibilità di ragionare su questa loro interiorità e non riescono a fare un processo riflessivo sulle loro emozioni.
Noi possiamo mitigare la nostra tristezza comprendendone l’origine, aiutati magari da un bravo psicologo, che ci aiuti a prendere coscienza del disagio; agli animali, invece, la natura non ha dato questa possibilità negando di fatto l’accesso a un livello di coscienza superiore.
Se all’uomo è data la possibilità di emanciparsi da una situazione emotiva squilibrata attraverso l’uso del pensiero, e per questo può affermare la sua unicità sull’intero creato, in un animale un qualunque squilibrio emotivo rimarrà più profondamente radicato nella sua anima e avremo bisogno di una forma terapeutica particolare per poter accedere a un nuovo livello di guarigione.
Terapia emotiva per eccellenza
Purtroppo la nostra cultura, e in particolare il cammino che la scienza ha fatto, soprattutto in questi ultimi anni, ci hanno insegnato che la causa della malattia è sempre esterna a noi (batteri virus, parassiti, funghi ecc. ), e il risultato è che non siamo più abituati a confrontarci in maniera costruttiva con la nostra interiorità.
La floriterapia rappresenta quindi una nuova modalità di interpretare la malattia (anche fisica ovviamente) secondo parametri che introducono concetti quali anima, Io superiore e Unità.
Poiché noi percepiamo che gli animali sono possessori di un’anima, anche per loro la floriterapia risulterà essere la terapia d’elezione nel ripristinare la disarmonia sia emozionale che fisica.
Come molti di voi sapranno esistono 38 diversi Fiori di Bach: ogni fiore è portatore di un informazione terapeutica specifica per quel determinato squilibrio emozionale. Negli ultimi 10 anni, inoltre, è notevolmente aumentata la ricerca su questa nuova modalità terapeutica e di conseguenza sono venuti alla luce dei nuovi rimedi: i fiori californiani, i fiori italiani, i fiori Himalayani, ecc.
Anche queste nuove essenze sono risultate molto utili nel trattare animali con disturbi comportamentali e non solo. In realtà il discorso sul perché un animale dimostra una determinata attitudine comportamentale o una particolare predisposizione animica è molto complesso; non difficile ma piuttosto articolato, e un breve spazio trimestrale non ha la pretesa di esaurire un argomento così importante per chi condivide la propria vita con un animale.
Il Rescue Remedy
Il Rescue Remedy, rimedio di emergenza composto da 5 fiori (Impatiens, Clematis, Rock Rose, Cherry Plum e Star of Bethlehem ) è la miscela di essenze floreali che più di tutte viene usata per curare gli animali.
In caso di traumi, shock, eventi stressanti, nuovi arrivi o partenze improvvise e in tutte quelle situazioni che mettono a dura prova le emozioni dei nostri piccoli amici, il Rescue Remedy svolge la sua azione riequilibratrice senza peraltro interferire con eventuali altre terapie.
Il suo ruolo di armonizzatore è insostituibile, e l’uso domestico del Rescue Remedy rappresenta veramente una panacea per le sollecitazioni emozionali improvvise.
È consigliabile tenerne a casa una boccetta e non avere alcun dubbio nel farne uso.