Fucus vesiculosus: l'alga dinamica
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Il termine Fucus, con molta probabilità, deriva dall’omonimo termine latino che significa fuoco e che sembra indicare il rosseggiare dell’alga con il suo ritmo subacqueo fiammeggiante, appunto. L’aggettivo vesiculosus, invece, si riferisce alle numerose bolle d’aria presenti lungo le fronde, che permettono all’alga di galleggiare. Fin dall’antichità ha avuto molteplici usi oltre a quello terapeutico.
Nel 1862 il medico Duchesne Duparc, impiegando il Fucus nella cura della psoriasi, si accorse che aveva la proprietà di mobilitare i grassi: cosa che egli attribuì propriamente all’aumento del catabolismo lipidico dovuto alla stimolazione endocrina2. Tutto ciò lo indusse ad impiegarlo con successo, per la prima volta, nel trattamento dell’obesità. Ciò è stato pienamente confermato dagli studi moderni, che hanno stabilito che la ricchezza di iodio del Fucus favorisce l’attività tiroidea.
Tra le varie specie esistenti, questa droga rientra nella famiglia delle alghe brune, molto diffuse sulla costa francese dell’Atlantico….
Sempre nell’articolo:
>> I costituenti principali
>> Le indicazioni d’uso
>> Come scegliere fra i prodotti in commercio
>> Le controindicazioni
>> Posologia per: Tintura Madre; Estratto secco; Estatto fluido; Decotto
L’articolo è disponibile in versione eBook.
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