Dopo l’annuncio del ministro della salute Giulia Grillo sulle nomine ad Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e ad altre istituzioni sanitarie, interviene il presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga: «Finalmente le nomine avverranno per merito».
«In questi giorni il Ministro Giulia Grillo ha annunciato avvio di una rivoluzione copernicana nel mondo della sanità – dichiara Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese – i nuovi manager, a cominciare dall’Agenzia Italiana del farmaco, saranno nominati solo dopo un’accurata selezione delle esperienze maturate e delle competenze scientifiche e non più in base ad appartenenze politiche».
«Dopo anni in cui ai vertici della Sanità si sono avvicendati personaggi che, in alcuni casi, hanno espresso manifestamente pareri contrari all’omeopatia, confidiamo sia arrivato il momento di poter contare sulla presenza di professionisti competenti anche in materia di medicine complementari, ormai presenti nel prontuario farmaceutico nazionale – prosegue Gorga – Il nostro comparto, sebbene rappresenti un settore economicamente sano, in crescita costante senza gravare sulla spesa pubblica, in Italia è stato lungamente al centro di strumentalizzazioni».
«La polemica nasce dal fatto che alcuni uomini di scienza, arroccati sui propri pregiudizi senza l’umiltà di un confronto, non riescono a digerire che i medicinali omeopatici siano a tutti gli effetti dei farmaci, non sono in Italia ma in tutta Europa –prosegue Gorga- dove vengono distribuiti gli stessi prodotti che si trovano nelle nostre farmacie, peraltro corredati da indicazioni terapeutiche. Oggi più che mai un approccio politicamente laico e tecnicamente super partes rappresenterebbe per noi un momento di rilancio dopo anni di battaglie e scarsa conoscenza delle peculiarità dei nostri farmaci».
«In questi anni come Omeoimprese ci siamo battuti affinché l’Italia si adeguasse al quadro normativo Europeo, un lavoro che ha trovato il suo (seppur parziale) compimento nel riconoscimento dello status di farmaci ai medicinali omeopatici, oggi sottoposti alla vigilanza dell’AIFA – sottolinea ancora Gorga – Incontreremo il Ministro con l’auspicio che l’omeopatia, finora considerata una “medicina minore”, venga “abilitata” come “medicina complementare”. Mai ci siamo posti come alternativa alla medicina tradizionale. Abbiamo sempre lavorato al suo fianco per contribuire al benessere di 9 milioni di italiani che, ogni anni, ricorrono ai prodotti delle nostre aziende farmaceutiche, su consiglio di 20.000 medici, una buona fetta dei quali appartenenti al servizio sanitario nazionale».