Vai al contenuto della pagina

I calciatori fanno abuso di antidolorifici

homepage h2

Sempre in forma smagliante, sempre al top. Ma col rischio di compromettere gravemente la loro salute. I calciatori abusano di analgesici, utilizzati praticamente ad ogni partita. Peggio di tutti i Sudamericani…
L’abuso di analgesici tra i calciatori sta mettendo a rischio la loro salute e la loro carriera. A lanciare l’allarme è il capo medico della Fifa, Jiri Dvorak. Anche i calciatori più giovani imitano quelli più grandi, assumendo troppo spesso antidolorifici. Questi medicinali se assunti troppo spesso infatti fanno male, interferiscono con la percezione del dolore, possono causare problemi al cuore e ad altri organi come i reni. ‘”Si tratta di un abuso mondiale – rileva Dvorak – dalle dimensioni eccessive. Purtroppo si tratta di una tendenza in aumento”.
Come spiega Dvorak, quasi il 40% dei giocatori dei Mondiali di calcio ha assunto questi farmaci prima di ogni partita, mentre nelle competizioni degli Under 17 è stato rilevato un abuso di antinfiammatori nel 16-19% dei giocatori. Le squadre nord e sudamericane sono quelle con il più alto uso di questi farmaci per partita e giocatore.
Secondo gli esperti, gli antidolorifici possono essere molto pericolosi nello sport professionistico. Nelle discipline ad alta intensità come il calcio, infatti, i reni lavorano continuamente in modo molto intenso, rendendo i giocatori più vulnerabili ai danni di farmaci forti.
“I medici delle squadre – spiega Dvorak – sono sotto pressione tra la diagnosi e il trattamento appropriato e il dover riportare presto in campo il giocatore, altrimenti rischiano di perdere il lavoro”. Eppure in attività ad alta intensità come il calcio, i reni di un giocatore lavorano duramente e sono resi ancora più vulnerabili ai danni provocati da farmaci forti come gli analgesici di un individuo con non svolge attività fisica a questi livelli.
Dello stesso parere della Fifa è anche la Wada, l’Agenzia mondiale antidoping. “Si tratta di un segnale allarmante – ha commenta Hans Geyer, vicedirettore dell’Agenzia mondiale antidoping – che possiamo confermare. Spesso gli atleti prendono antidolorifici come cura preventiva per dolori che possono presentarsi. Ma se si spegne il sistema di allarme che protegge i tessuti, si rischia di distruggerli in modo irreversibile”. Gia’ ricerche precedenti avevano accertato che molti giocatori utilizzano un gran numero di antinfiammatori non steroidei (Fans), ma i risultati provenienti da Sudafrica 2010 mostrano livelli d’uso piu’ elevati rispetto al passato: il 39% dei giocatori ha assunto un analgesico prima di ogni partita.

Leggi anche

Per eseguire una ricerca inserire almeno 3 caratteri

Il tuo account

Se sei abbonato/a alla rivista Terra Nuova, effettua il log-in con le credenziali del tuo account su www.terranuovalibri.it per accedere ai tuoi contenuti riservati.

Se vuoi creare un account gratuito o sottoscrivere un abbonamento, vai su www.terranuovalibri.it.
Subito per te offerte e vantaggi esclusivi per il tuo sostegno all'informazione indipendente!