Il 10 aprile giornata mondiale dell’omeopatia
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Da tempo l’associazione, che riunisce le aziende produttrici e distributrici dei medicinali omeopatici e antroposofici, cerca di risolvere una situazione anomala che si sta verificando solo in Italia. La recente sentenza del TAR ha costituito un importante traguardo, ma ci sono ancora molti argomenti aperti che dal 2006 le aziende stanno cercando di risolvere con il Ministero e AIFA, ma il tempo passa senza risposte concrete.
“Abbiamo riscontrato un vero interesse tra le forze parlamentari” afferma Fausto Panni, presidente Omeoimprese. “A febbraio erano stati presentati emendamenti importanti per il nostro settore che avrebbero dato respiro all’industria italiana, pur nella tutela della salute dei cittadini. Ma gli emendamenti sono stati ritirati a fronte di un impegno preciso del Ministro Lorenzin a mettere mano alla materia per trovare una soluzione che permetta il mantenimento dei medicinali omeopatici già in commercio (come è avvenuto da tempo in Francia e Germania) e che avvii un percorso di verifica che sia compatibile con le forze di AIFA e delle imprese stesse. La situazione è talmente grave che anche tutte le associazioni dei medici e dei pazienti che utilizzano medicinali omeopatici e antroposofici hanno sottoscritto un documento inviato al Ministero e alle istituzioni coinvolte per sottolineare la necessità di giungere a una soluzione.”
11 milioni gli italiani che usano medicinali omeopatici, di cui 3 milioni abitualmente (Dati Doxapharma)
20.000 i medici italiani che prescrivono medicinali omeopatici (Dati Omeoimprese)
25.000 i medicinali omeopatici presenti sul mercato italiano dal 1995 (Dati AIFA)
oltre 30 milioni le confezioni di medicinali omeopatici vendute nel 2013
4000 è il numero di famiglie, tra impiego diretto e indotto, che vivono del mercato degli omeopatici in Italia (Dati Omeoimprese)
320 milioni di euro il fatturato in farmacia (Dati Omeoimprese)